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Blitz della Finanza di Catanzaro, scoperta una maxi “frode carosello” in Calabria: 13 misure cautelari (VIDEO)

Sequestrati beni per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di euro

Nella mattinata di oggi, nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Crotone, Palermo e Cremona, i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno dato esecuzione all’ordinanza con il quale il gip ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di tredici indagati (tre dei quali di
nazionalità ucraina), per la ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati nei loro confronti, rispettivamente, di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’IVA attraverso l’utilizzo di una c.d. “frode carosello” con connotati transnazionali, di dichiarazioni fiscali fraudolente mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, di omessa dichiarazione e di omesso versamento di IVA (LEGGI).

Domiciliari per tre persone

Per tre soggetti sono stati disposti gli arresti domiciliari e il divieto di esercitare attività d’impresa
per dodici mesi; per gli altri dieci indagati è stata prevista la misura interdittiva del divieto di
esercitare attività d’impresa per dodici mesi. Contestualmente, è stata data esecuzione al sequestro preventivo, emesso dal gip, di disponibilità finanziarie e beni per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di euro, quale profitto dei reati ipotizzati, e delle due società c.d. “cartiere” utilizzate dall’associazione.

La complessa attività d’indagine

I provvedimenti emessi su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, scaturiscono
dalla complessa attività di indagine svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/Gruppo
Tutela dell’Economia della Guardia di Finanza di Catanzaro. Le complesse indagini hanno consentito di delineare, nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, la gravità indiziaria circa la sussistenza di un’associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata all’evasione dell’IVA nel settore della commercializzazione del pellet attraverso la realizzazione di una “frode carosello”.

Sulla base della ritenuta gravità indiziaria, l’associazione si avvaleva di una società di diritto
estone e di due società catanzaresi c.d. “filtro”, gestite, di fatto o di diritto, da un soggetto di
nazionalità ucraina, queste ultime utilizzate come mere “cartiere” (soggetti senza reale struttura
che si sottraggono ai debiti erariali), le quali emettevano fatture per operazioni oggettivamente e
soggettivamente inesistenti utilizzate da 15 acquirenti (imprese individuali o società nazionali)
aventi sede in Calabria, Sicilia e Lombardia.

Evasione dell’IVA

Dal 2016 al 2021 sarebbe stata realizzata l’evasione dell’IVA per circa 3,5 milioni di euro e sarebbero state immesse sul mercato quasi 41 mila tonnellate (oltre 1500 container) di prodotto combustibile di alta qualità a prezzi altamente concorrenziali (risparmio medio del 16% a tonnellata), con danno sia per l’Erario che per gli imprenditori onesti. Il sequestro eseguito in data odierna fa seguito a quello già disposto d’urgenza dalla Procura della Repubblica di Catanzaro ed eseguito dalle Fiamme Gialle il 16 marzo 2021 per 2,3 milioni di euro. Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

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