Blitz in una delle piazze di spaccio più grandi d’Europa, arresti anche a Cosenza

L’operazione è avvenuta all’alba di lunedì 10 maggio nel napoletano. Duro colpo a una delle piazze di spaccio più grandi d’Europa. Alcuni boss guadagnavano fino a 130 mila euro al mese.
Scambio elettorale politico-mafioso: blitz tra Sicilia e Calabria

In poche centinaia di metri, difesi da porte blindate e cancelli per eludere i controlli delle forze dell’ordine, sono stati individuati e monitorati ben 14 “punti vendita” in cui veniva smerciato lo stupefacente a “clienti” provenienti da tutta la regione: maxi blitz antidroga in una delle piazze di spaccio più grandi d’Europa, quella di Caivano, in provincia di Napoli, dove i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, coordinati dalla Dda, hanno inflitto un duro colpo al traffico di stupefacenti.

Sono 49 le misure cautelari notificate ad altrettante persone ritenute vicine al clan “Sautto-Ciccarelli“, gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reati aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose. Dalle indagini è emerso che nel Parco Verde di Caivano lo smercio della droga era attivo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Inoltre tra le persone che occupavano i ruoli apicali nel clan c’era anche chi guadagnava oltre 130mila euro al mese. Le misure cautelari sono state notificate nel comune di Caivano e nelle province di Bergamo, Isernia, Imperia, Benevento, Cosenza, Forlì Cesena e Caserta.

Sono 49 le misure cautelari notificate ad altrettante persone ritenute vicine al clan “Sautto-Ciccarelli“, gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reati aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose. Dalle indagini è emerso che nel Parco Verde di Caivano lo smercio della droga era attivo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Inoltre tra le persone che occupavano i ruoli apicali nel clan c’era anche chi guadagnava oltre 130mila euro al mese. Le misure cautelari sono state notificate nel comune di Caivano e nelle province di Bergamo, Isernia, Imperia, Benevento, Cosenza, Forlì Cesena e Caserta.

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