In diretta dalla Procura di Catanzaro la conferenza stampa per illustrare i dettagli dell’operazione condotta dalla Squadra Mobile che ha portato alla notifica di 62 misure cautelari nell’ambito di un’articolata inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia guidata da Nicola Gratteri con epicentro nei quartieri sud del capoluogo di regione, fortino dei rom. Tra le ipotesi di reato contestate ci sono associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione, furto, porto e detenzione illegale di armi da fuoco; la maggior parte dei reati sono aggravati dal metodo mafioso, ed altri gravi reati. “Una giornata importante per noi Stato e per Catanzaro, è la prima volta che un Gip contesta l’associazione mafiosa a un gruppo di etnia rom a Catanzaro”. Ha detto il procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, nel corso della conferenza stampa.
LEGGI ANCHE | Maxi blitz della Dda nel fortino rom di Catanzaro, 62 misure cautelari
Complessivamente sono 84 gli indagati e per 38 di loro si sono aperte le porte del carcere mentre 24 sono finiti ai domiciliari. Alla conferenza stampa, oltre al procuratore Nicola Gratteri anche il direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, il direttore del Servizio Centrale Operativo e il questore di Catanzaro. “E’ un’inchiesta importante, grazie al lavoro egregio della squadra mobile di Catanzaro, è una indagine di qualità, piena di riscontri, siamo molto tranquilli sulla bontà delle imputazioni. Ringrazio la polizia di Stato perché – ha sostenuto il procuratore – ha dato fondo a tutte le energie sulla città perché era un problema reale per la città di Catanzaro, sulla quale si sentiva una cappa. Dopo aver fatto arresti nel Vibonese, nel Crotonese e nel Cosentino non potevamo permetterci il lusso come Dda di sentire che a 300 metri dalla Procura, praticamente sotto i nostri occhi, avvenivano vessazioni a commercianti, estorsioni, traffico di droga. Sembrava un buco nero e per questo siamo soddisfatti di questa operazione, con la quale – ha concluso Gratteri – pensiamo di aver liberato in gran parte la città di Catanzaro da un’organizzazione che vendeva in modo sistematico la droga, faceva estorsioni, deteneva armi, vessava commercianti e imprenditori”.
LEGGI ANCHE | ‘Ndrangheta, estorsioni e droga nel fortino rom di Catanzaro: colpo della Dda. 84 indagati (NOMI)
© Riproduzione riservata