di Antonio Battaglia – Poteva essere l’occasione per stare al passo col Benevento, o magari avvicinarsi alla vetta. E invece no, Crotone e Cittadella preferiscono non farsi male e rimangono appaiate a 22 punti. Quando il primo posto dista ormai nove lunghezze.
Non si può dire che questo Crotone giochi male, anzi. Dopo un primo tempo abbastanza incerto e sterile di occasioni, la squadra di Stroppa ha saputo imporsi agli occhi di un Cittadella difficile a morire. Una ripresa di marca rossoblu, chiaro, ma non è bastato: come avevamo scritto ieri, ci vuole più cattiveria. Quella dote che aiuta a non incorrere in pericolosi cali di attenzione, fatali poi ai fini del risultato.
Non si può dire che questo Crotone giochi male, anzi. Dopo un primo tempo abbastanza incerto e sterile di occasioni, la squadra di Stroppa ha saputo imporsi agli occhi di un Cittadella difficile a morire. Una ripresa di marca rossoblu, chiaro, ma non è bastato: come avevamo scritto ieri, ci vuole più cattiveria. Quella dote che aiuta a non incorrere in pericolosi cali di attenzione, fatali poi ai fini del risultato.
E oggi, a dir la verità, il Crotone avrebbe potuto sfruttare l’occasione per tornare alla vittoria. L’1-1 finale è un boccone amaro, giusto però alla luce delle dinamiche succedutesi nei 90 minuti di gara.
Andiamo proprio alla cronaca. Inizio di gara blando, con le due formazioni molto corte e quasi mai generose in termini di spazi. Il Cittadella prova subito a prendere in mano il pallino del gioco, ma la prima conclusione a rete è del Crotone, con Messias che non inquadra la porta al 7′. Gli ospiti si rendono protagonisti di un insistito possesso palla, a dispetto dei rossoblu che cercano di ripartire in velocità.
Nonostante la supremazia territoriale però, raramente la squadra di Venturato va al tiro. Sul finire della prima frazione, però, i ritmi si alzano improvvisamente ed entrambe le formazioni hanno l’occasione di sbloccare il match. Prima è Messias a creare un brivido, con un pallone deviato pericolosamente nello specchio e successivamente respinto miracolosamente da Paleari, mentre 60 secondi dopo Diaw si divora il gol a due passi dalla porta.
La ripresa comincia subito in discesa per i padroni di casa, che dopo due minuti trovano la rete: angolo battuto da Barberis, il pallone arriva a Marrone che di testa insacca alle spalle di Paleari. Il Crotone acquista ulteriormente fiducia e al 55′ Vido colpisce il palo con una potente conclusione dal limite.
L’avvio di ripresa è a senso unico e tra il 57′ e il 60′ Simy mette due volte in difficoltà la retroguardia veneta. La squadra di Venturato, però, non molla e prova timidamente a creare brividi dalle parti di Cordaz. La partita si accende violentemente e al 74′ Barberis sfiora su punizione lo specchio. Sull’onda dell’entusiasmo, gli Squali continuano a macinare gioco e tre minuti dopo sprecano una buona chance con Mazzotta.
La partita sembra essere indirizzata sui binari rossoblu, ma all’85’ arriva l’inattesa svolta negativa: Molina viene espulso per doppia ammonizione nell’arco di sessanta secondi e lascia i suoi in dieci. L’inferiorità numerica condanna psicologicamente il Crotone, che perde lucidità e incassa la rete dell’inaspettato pareggio da Luppi.
E’ il minuto 87, cala il silenzio allo “Scida”. E nemmeno il disperato forcing finale ripaga i padroni di casa con una vittoria forse necessaria ai fini della classifica.
Redazione Calabria 7