Boom di visitatori a Reggio per la mostra ‘Terremoti d’Italia’

Prolungata di una settimana la presenza della grande tensostruttura in riva allo Stretto
terremoti d'italia

Oltre 7mila visitatori, di cui circa 4mila studenti, in poco più di un mese: numeri da record quelli registrati dalla mostra ‘Terremoti d’Italia’, allestita sul Lungomare di Reggio Calabria dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile, in collaborazione con la Regione. Lo comunica la Giunta regionale. “Un successo – spiega una nota – di presenze sin dalle prime fasi, tanto da spingere l’organizzazione a prolungare di una settimana la presenza della grande tensostruttura in riva allo Stretto, per consentire a tutti i prenotati di poter accedere alla mostra”.

Il tema della prevenzione tra i giovani

Il tema della prevenzione tra i giovani

“Il successo della mostra, per la cui elevata qualità rivolgo un plauso agli organizzatori, dimostra quanto interesse susciti il tema della prevenzione anche tra i giovani. Del resto – sostiene il Vicepresidente della Regione, Giusi Princi – i frequenti fenomeni sismici richiamano sempre più quanto sia importante la formazione che, se legata al supporto documentale, all’esperienza visiva, conoscitiva e sensoriale, come è avvenuto con l’itinerario guidato previsto all’interno dalla mostra, aumenta in giovani e meno giovani la cultura della consapevolezza rispetto alla gestione dei rischi. Questa iniziativa, che ha visto rispondere con grandi numeri e alto entusiasmo tutte le scuole della Calabria, si lega ad un primo step di un più ampio progetto di formazione e di sensibilizzazione che promuoveremo d’intesa con la Protezione civile proprio per incentivare, nel mondo scolastico e nella società civile tutta, una maggiore conoscenza dei rischi e relativi adeguati comportamenti”.

Un primo importante passo

“Sono molto contento del successo che ‘Terremoti d’Italia’ ha registrato a Reggio – afferma Mauro Dolce, assessore regionale alle Infrastrutture, con un passato in Protezione Civile – La presenza e l’interesse manifestato da oltre 7000 visitatori in poco più di un mese, di cui gran parte giovani studenti, testimonia come un’azione di sensibilizzazione al tema del rischio sismico possa essere svolta su un pubblico ampio e variegato, anche attraverso un percorso impegnativo come quello proposto dalla mostra. La sensibilizzazione è il primo importante passo affinché la prevenzione dai rischi possa essere attuata in maniera capillare, con il contributo di ogni cittadino, che deve essere consapevole di vivere in un territorio ad elevata pericolosità sismica, come quello calabrese, e in edifici spesso molto vulnerabili”.

La forza della memoria

“La storia del nostro Paese è anche la storia di drammatici terremoti, e la forza della memoria può essere uno strumento straordinario per diffondere la coscienza del rischio e far crescere la cultura della prevenzione nelle nostre comunità. Sono questi gli obiettivi della mostra ‘Terremoti d’Italia’ – dichiara Titti Postiglione, vicecapo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile – che da anni organizziamo sui territori insieme con le regioni. L’immagine più bella della tappa di Reggio Calabria, costruita nell’ambito della grande esercitazione nazionale ‘Sisma dello Stretto’, è costituita dalle migliaia di giovani che magari per la prima volta sono venuti in contatto con il terremoto e che, sono certa, sapranno per questo essere cittadini più consapevoli e responsabili”.

La diffusione della cultura di protezione civile

“La mostra è stata un’occasione molto importante per sensibilizzare la popolazione calabrese, non solo reggina, sulla tematica del rischio sismico, attraverso la diffusione della cultura di protezione civile che rappresenta uno degli strumenti più importanti di prevenzione – rimarca Domenico Costarella, capo del Dipartimento regionale della Protezione Civile – Il fatto poi che una gran parte dei visitatori provenga dal mondo della Scuola è un valore aggiunto, perché è proprio agli studenti che ci dobbiamo rivolgere sempre più per aumentare la consapevolezza dei rischi e far apprendere i comportamenti da adottare in caso di terremoto”.

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