Boschi su spostamento tra Regioni: “Sarà sentita anche la Calabria”

Maria Elena Boschi in Calabria

“Vediamo se dal 3 giugno finalmente potranno essere rimossi i limiti di spostamento tra le varie regioni perché sarebbe importante comunicare gradualmente e progressivamente a tornare a una semi-normalità”.

Lo ha detto Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, nel corso di un collegamento facebook con i dirigenti del suo partito in Calabria. “Io credo – ha aggiunto Boschi – che anche le polemiche di questi giorni dobbiamo un po’ superarle, perchè abbiamo un’emergenza turismo, che ovviamente sarà sentita anche in Calabria, e che dobbiamo affrontare con una certa capacità di reazione, perchè non possiamo diventare gli unici, in Europa, esclusi dai flussi turistici, sempre cercando di avere le condizioni di massima sicurezza”.  “Quello che ci preoccupa è la situazione economica, che è davvero drammatica. Oggi – ha aggiunto Boschi – anche il governatore della Banca d’Italia ha dato delle previsioni davvero pessimistiche e pesanti, perchè quando il governatore ci dice che avremo un -13% di Pil e siamo quindi un Paese che decresce, l’immediata conseguenza che temiamo è un’emorragia di posti di lavoro, per cui è chiaro che la nostra preoccupazione maggiore in questo momento è questa. Il governo ha cercato di predisporre un primo pacchetto di misure, sicuramente significative, sia con il Cura Italia sia con il Decreto Rilancio”. “Sono misure importanti, significative, la nostra preoccupazione come Italia Viva – ha rilevato il capogruppo di Iv – è che non siano sufficienti per affrontare una crisi profondo, soprattutto perché riteniamo che la soluzione non si possa basare su misure ‘cerotto’, che sicuramente tamponano la situazione nell’immediato ma che non puntano su una ripartenza vera, su una ripresa dell’economia, su un sostegno delle attività”. Secondo Boschi, “è fondamentale sbloccare le opere pubbliche e ripartire dagli investimenti, perchè altrimenti difficilmente usciremo da questa crisi. Noi già da novembre, ben prima dell’emergenza Covid, abbiamo insistito, e devo dire che c’è un po’ di amarezza per essere arrivati a fine maggio ancora senza un provvedimento del governo sul piano ‘Italia Shock’ e e sullo sblocco dei cantieri. Ma ci auguriamo – ha proseguito il capogruppo di Italia Viva – che le parole del presidente del Consiglio sia in Parlamento sia sui giornali, di questi ultimi diventino presto realtà. Il presidente si è impegnato nell’arco dei prossimi 10 giorni emanare un provvedimento che tenga conto delle nostre richieste sul piano Italia e ci aspettiamo che questo avvenga davvero, non per una rivendicazione del nostro partito ma perchè crediamo sia utile al Paese. Ripeto: se non ripartiamo dalle opere pubbliche, piccole o grandi, difficilmente – ha sostenuto Boschi – creeremo opportunità di lavoro e occasioni di crescita”. Sul tema della prescrizione “bisogna vedere se si passa dalle parole ai fatti, speriamo che questo accada. Sulla prescrizione – ha rilevato Boschi – abbiamo chiesto con forza, anche di recente, che venga ripreso un confronto dentro la maggioranza con il governo, perchè chiaramente non ci rassegniamo alla riforma deleteria di Bonafede e di Salvini, perchè di fatto è una riforma che la Lega ha votato insieme al Movimento 5 Stelle e che purtroppo ci siano trovati a subire nella sua entrata in vigore a gennaio. Continuiamo a pensare che sia sbagliata. Non ci rassegniamo al fatto che sia definitiva”.

Lo ha detto Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, nel corso di un collegamento facebook con i dirigenti del suo partito in Calabria. “Io credo – ha aggiunto Boschi – che anche le polemiche di questi giorni dobbiamo un po’ superarle, perchè abbiamo un’emergenza turismo, che ovviamente sarà sentita anche in Calabria, e che dobbiamo affrontare con una certa capacità di reazione, perchè non possiamo diventare gli unici, in Europa, esclusi dai flussi turistici, sempre cercando di avere le condizioni di massima sicurezza”.  “Quello che ci preoccupa è la situazione economica, che è davvero drammatica. Oggi – ha aggiunto Boschi – anche il governatore della Banca d’Italia ha dato delle previsioni davvero pessimistiche e pesanti, perchè quando il governatore ci dice che avremo un -13% di Pil e siamo quindi un Paese che decresce, l’immediata conseguenza che temiamo è un’emorragia di posti di lavoro, per cui è chiaro che la nostra preoccupazione maggiore in questo momento è questa. Il governo ha cercato di predisporre un primo pacchetto di misure, sicuramente significative, sia con il Cura Italia sia con il Decreto Rilancio”. “Sono misure importanti, significative, la nostra preoccupazione come Italia Viva – ha rilevato il capogruppo di Iv – è che non siano sufficienti per affrontare una crisi profondo, soprattutto perché riteniamo che la soluzione non si possa basare su misure ‘cerotto’, che sicuramente tamponano la situazione nell’immediato ma che non puntano su una ripartenza vera, su una ripresa dell’economia, su un sostegno delle attività”. Secondo Boschi, “è fondamentale sbloccare le opere pubbliche e ripartire dagli investimenti, perchè altrimenti difficilmente usciremo da questa crisi. Noi già da novembre, ben prima dell’emergenza Covid, abbiamo insistito, e devo dire che c’è un po’ di amarezza per essere arrivati a fine maggio ancora senza un provvedimento del governo sul piano ‘Italia Shock’ e e sullo sblocco dei cantieri. Ma ci auguriamo – ha proseguito il capogruppo di Italia Viva – che le parole del presidente del Consiglio sia in Parlamento sia sui giornali, di questi ultimi diventino presto realtà. Il presidente si è impegnato nell’arco dei prossimi 10 giorni emanare un provvedimento che tenga conto delle nostre richieste sul piano Italia e ci aspettiamo che questo avvenga davvero, non per una rivendicazione del nostro partito ma perchè crediamo sia utile al Paese. Ripeto: se non ripartiamo dalle opere pubbliche, piccole o grandi, difficilmente – ha sostenuto Boschi – creeremo opportunità di lavoro e occasioni di crescita”. Sul tema della prescrizione “bisogna vedere se si passa dalle parole ai fatti, speriamo che questo accada. Sulla prescrizione – ha rilevato Boschi – abbiamo chiesto con forza, anche di recente, che venga ripreso un confronto dentro la maggioranza con il governo, perchè chiaramente non ci rassegniamo alla riforma deleteria di Bonafede e di Salvini, perchè di fatto è una riforma che la Lega ha votato insieme al Movimento 5 Stelle e che purtroppo ci siano trovati a subire nella sua entrata in vigore a gennaio. Continuiamo a pensare che sia sbagliata. Non ci rassegniamo al fatto che sia definitiva”.

Scuola: Boschi, le regole uscite oggi ci allarmano molto

“Per noi la questione della scuola adesso è davvero prioritaria e ci allarmano molto le regole che sono uscite oggi”. Lo ha affermato Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, nel corso di un collegamento facebook con i dirigenti del suo partito in Calabria. “Da qui all’inizio dell’anno scolastico – ha esordito Boschi – dovremmo cercare di mettere a norma le nostre scuole. Lo considero una priorità soprattutto oggi che è uscito il documento del comitato scientifico sulle regole per la riapertura delle scuole a settembre. Dando un’occhiata molto rapida, essendo un documento molto corposo, devo dire che le regole sono molto molto stringenti, molto rigide, e a me preoccupano molto, non solo per il lavoro che dovranno fare i sindaci, da qui ad allora, per creare le condizioni di sicurezza e agibilità delle strutture, ma anche perchè probabilmente con queste regole non sarà possibile riprendere fisicamente le lezioni nelle scuole a settembre”.”Io – ha rilevato il capogruppo di Italia Viva alla Camera – ho paura che, se ci limitiamo a recepire così come sono le regole del comitato scientifico, noi i ragazzi a scuola non li riavremo a settembre, e questo per me è drammatico”. Secondo Boschi, “non c’è solo un problema per le famiglie e per chi ha attività produttive, ma è anche un enorme problema educativo: stiamo facendo perdere occasioni importanti ai nostri ragazzi, perché purtroppo l’insegnamento a distanza non è la stessa cosa, purtroppo non può essere garantito con la stessa efficienza e la stessa funzionalità tutte le scuole in tutt’Italia, quindi si è creata una forte differenza ed eterogeneità da zona a zona, da famiglia a famiglia. Questo purtroppo è profondamente ingiusto, perchè la nostra a scuola deve aiutare a superare le differenze e rimuovere condizioni di svantaggio legate magari alle famiglie o alle zone in cui si nasce. Se invece la scuola acuisce, amplifica queste differenze anziché ridurle, diventa drammatico. Ecco perché – ha aggiunto il capogruppo di Iv alla Camera – per noi la questione della scuola adesso è davvero è prioritaria e ci allarmano molto le regole che sono uscite oggi. Speriamo intanto che sull’edilizia scolastica qualcosa di buono si possa fare, grazie anche all’intervento di Italia Viva, e che questo sia solo l’inizio perchè il piano shock deve essere molto più ampio e molto più ambizioso”.
Redazione Calabria 7

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