“Negli ultimi giorni anche la stampa nazionale ha evidenziato, senza appello, l’abbandono della città di Catanzaro con i casi della stazione di Catanzaro Sala ed il parcheggio inutilizzato del Politeama. Eppure, secondo il sindaco Abramo è “tutto apposto”.
Lo scrive in una nota il capogruppo di Cambiavento, Gianmichele Bosco.
Lo scrive in una nota il capogruppo di Cambiavento, Gianmichele Bosco.
“Anzi, come risulta dalle cronache locali, ha pure l’ardire di annunciare che la sua gestione degli Enti è migliore rispetto a quella di altri, criticando prima quelle passate (vedi Provincia) e poi quelle in cui non ha messo mai piede e, a quanto pare, mai lo metterà (vedi Regione). L’attacco abramiano sull’attuale amministrazione regionale, che certo non ha brillato, sulle grandi tematiche oscura però il fatto che da qualche anno la sua amministrazione comunale non riesce a venire neanche a capo di una banale inversione di marcia di nemmeno un paio di chilometri, come quella di Corso Mazzini. Il sindaco sfoggia ai quattro venti la sua capacità di programmazione. Vediamola allora: i quartieri periferici sono totalmente abbandonati, il rilancio del centro storico è rimasto solo sulla carta, il confusionario quartiere marinaro avrà da qui a breve i soliti problemi con il depuratore e suoi odori (in quanto l’amministrazione Abramo ha buttato via il finanziamento per farne uno nuovo ed ha spacciato il rifacimento del vecchio come una grande conquista), il trasporto pubblico è assolutamente insufficiente e deficitario dove presente, una gestione del verde a macchia di leopardo con intere zona totalmente dimenticate. Segue poi un corposo dossier di interventi annunciato con la grancassa e poi mai più visti. Qui ci limitiamo a ricordare il parco nel rione Samà o il famoso ponte che avrebbe dovuto collegare Siano a via dei Tulipani, ma l’elenco sarebbe infinito. Da nord a sud e da est ad ovest il minimo comune denominatore è lo stesso: abbandono. Ora si parla tanto del futuro del comparto di Giovino. Abramo è partito con il piede sbagliato ed ha mischiato più volte le carte. Non sarò disposto ad effettuare nessun tipo di concertazione con il primo cittadino fino a quando al centro dello sviluppo del quartiere Giovino non ci saranno i diritti sociali e ambientali e non quelli che prevedano cemento e interessi privati!”