Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso avanzato sull’illegittimità del Consiglio Comunale di Reggio Calabria eletto alle ultime votazioni amministrative, per presunti brogli. Anomalie denunciata dal movimento Nuova Italia Unita relative alla gestione delle tessere elettorali, al voto di persone poi risultate decedute e ad alcune irregolarità nei seggi. Un gruppo di candidati aveva contestato la procedura elettorale che aveva portato alla riconferma di Giuseppe Falcomatà nel turno di ballottaggio. Il Consiglio di Stato, respingendo il ricorso, ha confermato la sentenza impugnata emessa dal Tar e ha compensato tra le parti le spese di lite del presente grado di giudizio.
La sentenza
La sentenza
“Le modifiche o il sovvertimento del risultato elettorale – si legge, fra le altre cose, nella sentenza – non possono dipendere dalla effettiva conoscibilità dei vizi eventualmente sussistenti, in quanto l’obiettivo decorso del tempo rende immutabili i risultati, così come ufficializzati nell’atto di proclamazione: la delimitazione dell’oggetto del giudizio elettorale ha luogo mediante l’indicazione tempestiva degli specifici vizi di cui sono affette le operazioni”. Anche il candidato sindaco del centrodestra, Antonino Minicuci aveva aderito al ricorso presentato dal movimento “Nuova Italia unita”, infine, aveva aderito