“Le motivazioni pubblicate dal Tribunale del Riesame in merito all’inchiesta sui brogli elettorali rappresentano un quadro chiaro e piuttosto significativo della vicenda. In questi mesi, a più riprese, io in prima persona e l’intero centrodestra sulla vicenda abbiamo stimolato l’amministrazione comunale, il sindaco Falcomatà e gli esponenti del Partito Democratico reggino senza ottenere alcuna risposta”. Il consigliere comunale di opposizione, Antonino Minicuci, si rivolge all’amministrazione Falcomatà chiedendo una presa di posizione netta alla luce di quanto emerso in merito all’inchiesta sui brogli elettorali alle ultime elezioni comunali.
Dopo aver elencato alcuni passaggi presenti all’interno delle motivazioni del Tribunale del Riesame, Minicuci precisa che “non si tratta, come si è sentito dire dai colleghi di maggioranza in questi mesi, di sterili polemiche o di un centrodestra che non voleva rassegnarsi alla sconfitta. E’ ormai lampante, al di là di ogni dubbio o diatriba tra fazioni, che le ultime elezioni comunali a Reggio Calabria si sono svolte in modo irregolare – le sue parole – Questo è un dato acclarato che da candidato Sindaco sconfitto al ballottaggio prima ho l’obbligo di manifestare a tutti i reggini e poi di sottoporre (nuovamente) all’attenzione dell’amministrazione Falcomatà”.
Dopo aver elencato alcuni passaggi presenti all’interno delle motivazioni del Tribunale del Riesame, Minicuci precisa che “non si tratta, come si è sentito dire dai colleghi di maggioranza in questi mesi, di sterili polemiche o di un centrodestra che non voleva rassegnarsi alla sconfitta. E’ ormai lampante, al di là di ogni dubbio o diatriba tra fazioni, che le ultime elezioni comunali a Reggio Calabria si sono svolte in modo irregolare – le sue parole – Questo è un dato acclarato che da candidato Sindaco sconfitto al ballottaggio prima ho l’obbligo di manifestare a tutti i reggini e poi di sottoporre (nuovamente) all’attenzione dell’amministrazione Falcomatà”.
“Amministrazione illegittima”
“Ancor prima, è un dato acclarato che mi trovo costretto a subire con amarezza e che fa vacillare la credibilità che ho sempre riposto nelle istituzioni e nella democrazia. Vorrei capire – sottolinea – se gli esponenti del Partito Democratico reggino vogliono essere coerenti rispetto a quanto celebra il nome del loro partito, o se la democrazia per loro è un concetto che vale a ‘targhe alterne’. Vorrei chiedere a loro e a tutta la maggioranza se a parti invertite, ovvero con un clamoroso e accertato broglio elettorale in favore del centrodestra, avrebbero scelto la stessa via del silenzio. La mia convinzione è che le manifestazioni e gli eventi nei quali si sarebbero chieste le dimissioni dell’amministrazione avrebbero avuto cadenza quotidiana.
In qualsiasi altra città, nella quale per qualche errore l’esito delle urne appariva scorretto fosse anche per pochi voti, si è tornati al voto nelle sezioni incriminate. L’attuale composizione del consiglio comunale di Reggio Calabria, non è opinione ma un dato oggettivo, è illegittimo. Di conseguenza un minimo di onestà intellettuale, rispetto nei confronti dei cittadini che si sono recati (davvero) alle urne e soprattutto doveri morali personali e nei confronti dell’Ente rappresentato, dovrebbero obbligare ad una presa di coscienza, sino a oggi del tutto assente.
“Falcomatà si presenti al cospetto dei reggini”
Alla luce di quanto emerso e riportato plasticamente nero su bianco dal Tribunale del Riesame, chiedo all’amministrazione comunale – prosegue – se davvero si ha l’intenzione di fare orecchie da mercante all’infinito, e continuare ad occupare poltrone impregnate dal loro autoritarismo e tirannia. All’amministrazione comunale, infine, chiedo se è davvero questo il ‘secondo tempo’ che desiderano offrire ai cittadini e al contempo l’immagine di Reggio Calabria che vogliono esportare in Italia e nel mondo. Una città dove il sindaco e la maggioranza comunale, dopo aver appreso di essere stati eletti anche grazie ai voti di persone defunte e anziani infermi che non si sono mai recati alle urne, rimangono imperterriti al loro posto. Se la volontà è davvero questa, che almeno il Sindaco Falcomatà assieme alla maggioranza abbiano il coraggio di dirlo al cospetto di tutti i reggini. Sia a chi ha creduto nel loro progetto politico, sia a chi aveva votato in maniera diversa e infine a coloro che non si erano recati alle urne ma risultano ugualmente tra i votanti. Tutti accomunati dall’essere stati presi in giro, cittadini che credevano nella democrazia la cui dignità è stata calpestata”.