“Noi siamo nati perché non pensiamo che sia giusto fare un partito unico. Non è vero, è come se diciamo ‘vestiamoci tutti uguali’ ma non funzionerà in Italia, non è così”. Lo ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, presidente di “Coraggio Italia”, con riferimento al dibattito in corso sulla costruzione di un partito unico del centrodestra, parlando con i giornalisti a Soverato (Catanzaro) a margine di un’iniziativa in vista delle elezioni regionali della Calabria.
“Deriva verso destra”
“Deriva verso destra”
“Non siamo convinti – ha poi aggiunto Brugnaro – del partito unico o di una pseudo federazione di cui nessuno ci ha parlato. Abbiamo costruito questo gruppo proprio per non morire. Noi pensiamo che la deriva in cui sta andando il centrodestra è più verso destra e noi invece vogliamo ancorarci fortemente al centro. C’è bisogno di questi valori, non a dichiararli ma a costruirli. Rispettiamo una storia del presidente Berlusconi, perché è indubbio che nel 1994 è stato coraggioso a fare una scelta incredibilmente forte e il Paese gli è andato indietro, ma – ha proseguito il presidente di Coraggio Italia – credo che questa epoca sia finita e prima ce ne rendiamo conto e prima riusciamo a riorganizzare il partito. Lo vogliamo fare per le elezioni tra due anni: incidentalmente capita la campagna elettorale in Calabria e vogliamo mettere la Calabria sul palcoscenico nazionale, perché – ha proseguito Brugnaro – i calabresi meritano dignità e valorizzazione delle loro cose belle”.
Il sostegno a Occhiuto
“Appoggiamo Occhiuto con convinzione. Io ho conosciuto e ho parlato con Occhiuto – ha proseguito il sindaco di Venezia – e penso che può fare bene perché il suo mi è sembrato un atteggiamento di tenacia, di grande disponibilità, di grande voglia di partecipare e di costruire relazioni nazionali”.
Il mercato della nautica e le “cose belle” da raccontare
“Abbiamo l’occasione storica che si vota solo in Calabria, e a maggior ragione – ha aggiunto Brugnaro – possiamo concentrarci sulla valorizzazione delle risorse di questa regione. La Calabria ha tanti chilometri di mare e ho visto solo due darsene, bellissime ma solo due: dobbiamo intercettare le grandi barche, il grande mercato della nautica italiana e la Calabria è la migliore piattaforma per collegare il Nord dell’Adriatico di Venezia e Trieste con Genova e la Costa Azzurra. Bisogna poi – ha sostenuto il presidente di ‘Coraggio Italia’ – raccontare la Calabria bella. Ho parlato con una persona che ha scritto non so quanti libri sulla mafia, e sulla ‘ndrangheta, abbiamo capito che c’è, ma ora vogliamo raccontare le cose belle della Calabria? C’è una cosa che mi ha fortemente colpito della Calabria: la gentilezza. Penso che non promettendo le grandi cose ma facendo le piccole cose ma realmente, raccontando le belle pratiche e sconfiggendo il partito della paura possiamo fare buone cose. Io da veneziano – ha proseguito Brugnaro – credo che gran parte dei fondi dell’Europa devono andare in Calabria, al Sud perché è un vantaggio dell’Italia se il Sud riparte”.