Bufera al Comune di Vibo, fondi del progetto ‘Senza fissa dimora’ per i buoni spesa

L'opposizione attacca a testa bassa: "Non si poteva fare". Nel mirino assessore e dirigente
comune di vibo

Una parte dei fondi del progetto ‘Senza fissa dimora’ destinati ai buoni spesa. È quanto risulta da una serie di atti, domande formulate dall’opposizione e risposte fornite dalla parte dirigenziale e politica del Comune di Vibo. E nella bufera tornano a finire l’assessore ai Servizi Sociali, Rosamaria Santacaterina e la dirigente del settore al ramo, Adriana Teti.

Questione sollevata dalla consigliera Scrugli

Questione sollevata dalla consigliera Scrugli

La questione è stata portata alla luce dalla consigliera di minoranza Lorenza Scrugli (Vibo da Vivere) la quale rileva che si “continua a mettere in evidenza la spesa di 30mila euro a fronte di un documento che attesta l’assenza di movimentazioni di denaro e anzi, per evitare di affermare che non è stato utilizzato nulla, si afferma che si è attinto da un altro capitolo, il che è ancora peggio”.

“Non riscontrata alcuna movimentazione delle risorse”

L’esponente di opposizione aveva, come detto, invocato chiarimenti in merito del bando ‘Senza fissa dimora’. Istanza attraverso la quale si chiedeva specifica richiesta degli atti a conforto del differimento della scadenza dei termini del progetto al 31 dicembre 2022, nonché della rendicontazione delle somme spese sino ad ora, pari a 30mila euro. La presa di posizione della Scrugli era dettata da una circostanza: non ha riscontrato presso gli Uffici competenti alcuna movimentazione delle risorse in questione. Pertanto, a suo giudizio, come può il Comune aver impiegato le somme o parte di esse? “Non è possibile che ai cittadini si dia questa immagine o che si pensi che noi consiglieri siamo così ignoranti da non capire nulla di ciò di cui parliamo”, ha proseguito l’interessata.

La questione della proroga

L’assessore Santacaterina, a febbraio scorso, aveva riferito “che la scadenza del progetto era stata differita dalla Regione al 31 dicembre 2022 e che dallo stesso fossero stati utilizzati 30mila euro già rendicontati” ma, precisa la Scrugli, “ora arriva questa risposta per la quale personalmente mi sento presa in giro in quanto ci sono discrasie macroscopiche che non possono non essere notate. L’assessore dimostra, e non per la prima volta, di non avere assoluta contezza di ciò che accade, dei progetti presenti nel suo assessorato”. Insomma la nota del 29 dicembre scorso, sulla richiesta di proroga del progetto avanzata dalla Regione al ministero termina con la frase ‘Si resta in attesa di cortese riscontro’ ma “non vi è alcun atto dal ministero stesso di una concessione del differimento. E quindi, dal Comune è stata fatta passare una non risposta per risposta. Indubbiamente un atteggiamento poco serio”.

Le risorse del progetto

L’altro aspetto sollevato dalla consigliera attiene alle risorse del progetto. Nella risposta della dirigente Teti si precisa che il “fondo è stato utilizzato in parte per la concessione dei buoni spesa e che le somme sono state imputate su un differente capitolo di spesa. A conferma di quanto esposto, la somma è stata liquidata attingendo a quelle di un altro capitolo ma, in effetti, è stata già rendicontata alla Regione sul fondo Povertà estrema”.

“Ci sono diverse irregolarità”

Per la Scrugli in questa comunicazione “ci sono diverse irregolarità”. Intanto, dalla risposta da me avuta a suo tempo dal funzionario di Ragioneria, si evinceva che il capitolo aperto ad hoc su richiesta dell’Assessorato ai servizi sociali per il finanziamento di 99mila euro non aveva subito mai movimentazione. Quindi non era mai stato utilizzato. Ora, che mi si dica che le somme sono state prese da un differente capitolo trovo sia inconcepibile. E, allo stesso tempo, lo è la circostanza che si possano attingere risorse dal progetto del “Fondo povertà”, e non invece da quello dei “Senza fissa dimora”, per destinarle ai buoni spesa. Sarebbe stato sufficiente leggere le peculiarità del progetto per capire che ciò non era possibile”.

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