Bufera nel Vibonese, assessore al matrimonio della figlia del boss. La denuncia di Morra

Dopo il caso dell'elicottero atterrato in centro a Nicotera nel 2016, stavolta a balzare agli onori della cronaca un altro matrimonio, ma a Briatico
assessore vibonese

La provincia di Vibo torna a far parlare di sé. Nel 2016, come si ricorderà, a Nicotera, un elicottero con dentro una coppia di sposini atterrò in pieno centro. Scoppiò un caso che, alla fine, ha avuto delle conseguenze anche dal punto di vista giudiziario. Questa volta a balzare agli onori della cronaca un altro matrimonio, ma a Briatico.

Comune sciolto in ben tre occasioni

Comune sciolto in ben tre occasioni

“Torniamo in Calabria, nel Vibonese, e precisamente a Briatico, centro costiero e località turistica in cui gli organi elettivi del Comune sono stati sciolti ben tre volte per infiltrazioni mafiose: nel 2003, nel 2012 e l’8 maggio 2018. In tutte e tre le relazioni – scrive su Facebook Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia – è emerso il condizionamento dello stesso clan sugli amministratori, quello guidato dal presunto boss Antonino Accorinti”.

Anche un assessore comunale al matrimonio

“Il 27 giugno 2022, alle ore 17.30, nella chiesa principale di Briatico, in Piazza 4 Novembre si è celebrato il matrimonio fra la figlia del pluripregiudicato Antonino Accorinti – ritenuto il boss dell’omonimo clan – e Pietro Polito, quest’ultimo attualmente fra gli imputati del maxiprocesso Rinascita-Scott per narcotraffico internazionale e spaccio (marijuana, cocaina e hashish), unitamente al cugino Giovanni Sicari. Nello stesso processo Rinascita Scott è imputato anche lo zio dello sposo, Domenico Polito, il quale si trova sotto giudizio pure in altro procedimento per l’omicidio del boss del monte Poro, Raffaele Fiamingo ed il ferimento del boss Francesco Mancuso”.

“Comune e Prefettura ne erano a conoscenza?”

“Al matrimonio, come documentato dalle foto – prosegue Morra – era presente anche l’assessore comunale di Briatico Nicola Mobrici. Il sindaco Lidio Vallone ne era a conoscenza? E la Prefettura di Vibo Valentia? Il ricevimento si è per caso tenuto in un ristorante degli zii dello sposo, locale già ‘attenzionato’ in passato dalla Prefettura?”.

Morra si chiede, dunque, se sia “normale che un assessore comunale di un Comune sciolto tre volte per infiltrazioni mafiose partecipi con la famiglia al matrimonio della figlia di colui che viene ritenuto come il boss locale e anche di un imputato di Rinascita Scott. Nella foto all’esterno della chiesa di Briatico sono inoltre presenti – oltre all’assessore – il fratello della sposa (Antonio Accorinti, condannato a 12 anni) ed il cognato Salvatore Muggeri (condannato a 7 anni). Il sindaco Lidio Vallone e il prefetto di Vibo Roberta Lulli – conclude Morra – cosa ne pensano?”.

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