Buoni spesa percepiti illegalmente, 19 denunce nel Crotonese

L'operazione, sollecitata dalla Prefettura di Crotone e coordinata dalla Procura della Repubblica, è partita con un minuzioso monitoraggio sui nuclei familiari

Indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato: è il reato contestato a 19 persone residenti in vari comuni della provincia di Crotone al termine di un’operazione condotta congiuntamente dalla Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza volta ad accertare la sussistenza dei requisiti di legge per ottenere i cosiddetti ‘buoni spesa’, ovvero i contributi economici stanziati dal Governo con l’ordinanza del marzo 2020 per fronteggiare le difficoltà insorte tra la popolazione a causa del diffondersi della pandemia. L’operazione, sollecitata dalla Prefettura di Crotone e coordinata dalla Procura della Repubblica, è partita con un minuzioso monitoraggio sui nuclei familiari residenti nei comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Rocca di Neto, Cutro, Petilia Policastro, Mesoraca e Cirò che avevano fatto richiesta del contributo.

Il gruppo interforze ha quindi raccolto gli elenchi nominativi, completi di stati di famiglia, di tutti i soggetti beneficiari e di tutti gli esercizi commerciali convenzionati all’incasso del contributo; ha esaminato il dato relativo all’importo richiesto o concesso in base al numero dei componenti del nucleo familiare; ha quindi proceduto ad una prima scrematura per eliminare dagli elenchi dei beneficiari coloro i quali risultavano avere legami di parentela con pregiudicati appartenenti o contigui alla criminalità organizzata o pregiudicati per reati di altra natura. Dopo aver eseguito questa minuziosa attività di filtro i risultati sono stati passati alla Guardia di Finanza che ha avviato controlli mirati nei confronti di 179 soggetti. Tra queste, 19 persone, stando all’esito delle indagini, si sono responsabili della violazione di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Si tratta di pregiudicati per vari reati fra cui truffa, associazione per delinquere, rapina, porto e detenzione abusiva di armi; sei dei quali hanno precedenti per associazione di tipo mafioso. Oltre alla denuncia sono stati tutti segnalati alle competenti autorità per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative.

Il gruppo interforze ha quindi raccolto gli elenchi nominativi, completi di stati di famiglia, di tutti i soggetti beneficiari e di tutti gli esercizi commerciali convenzionati all’incasso del contributo; ha esaminato il dato relativo all’importo richiesto o concesso in base al numero dei componenti del nucleo familiare; ha quindi proceduto ad una prima scrematura per eliminare dagli elenchi dei beneficiari coloro i quali risultavano avere legami di parentela con pregiudicati appartenenti o contigui alla criminalità organizzata o pregiudicati per reati di altra natura. Dopo aver eseguito questa minuziosa attività di filtro i risultati sono stati passati alla Guardia di Finanza che ha avviato controlli mirati nei confronti di 179 soggetti. Tra queste, 19 persone, stando all’esito delle indagini, si sono responsabili della violazione di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Si tratta di pregiudicati per vari reati fra cui truffa, associazione per delinquere, rapina, porto e detenzione abusiva di armi; sei dei quali hanno precedenti per associazione di tipo mafioso. Oltre alla denuncia sono stati tutti segnalati alle competenti autorità per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Il sindacato evidenzia una "inspiegabile" assegnazione dei fondi e bacchetta Occhiuto e il Dipartimento alla Salute in "silenzio assordante"
L'allerta, diramata dalla Protezione Civile, coinvolge un totale di 6 regioni. Ecco la mappa delle aree a rischio in Calabria
Nell'impatto, avvenuto in nottata, l'auto parcheggiata è stata scaraventata contro un palo dell'illuminazione
Latitante per 30 anni e in manette dal 16 gennaio scorso, è morto nella stanza blindata dell'ospedale de l'Aquila in cui ricoverato da agosto
Il giovane viaggiava su un mezzo "clone" di un originale di proprietà di una donna campana: alcune delle armi rinvenute sono ritenute "da guerra"
Dopo essere stati criticati, gli aggressori sono scesi dalla loro vettura per "punire" il giovane. Gli hanno sferrato calci e pugni e poi l'hanno travolto durante la fuga
"Una mamma, quando ha visto il figlio attaccato da molti calabroni, con coraggio non ha esitato a gettarglisi addosso per allontanarli"
Alla guida dell'auto c'era una cubana 42enne, rintracciata poche ore dopo l'incidente dai carabinieri
La protesta degli studenti andrà avanti per tutta la settimana con flash mob e presidi davanti agli atenei del Paese
Si va verso la riduzione dei farmaci per rispetto della sua volontà. Al suo capezzale è arrivata anche la madre
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved