Nell’ambito di un servizio mirato alla repressione del bracconaggio e coordinato dal Reparto Carabinieri Parco Nazionale Aspromonte di Reggio Calabria, i militari della Stazione Carabinieri Parco di Gerace hanno sorpreso R.C., 72enne allevatore originario di Antonimina, nel Reggino, mentre era intento a prelevare un esemplare di ghiro (glis glis), da una trappola di manifattura artigianale, occultata dallo stesso su un albero di leccio in località Giaca – Acqua Fredda, nel comune di Ciminà, all’interno del perimetro del Parco Nazionale d’Aspromonte. I militari hanno quindi proceduto alla contestazione dei reati di caccia con mezzi non consentiti, detenzione ed uccisione di animali appartenenti a specie protetta, nei confronti del soggetto fermato. Sequestrate le rimanenti trappole (sette in totale) posizionate nell’area interessata, nonché sette esemplari di ghiri morti.
A margine del controllo, in un’area adiacente la località teatro degli eventi, Giaca–Vallone Grande, sempre nel comune di Ciminà, i militari della Stazione Carabinieri Parco di Gerace, proseguendo nell’attività di pattugliamento del territorio, hanno scoperto un altro episodio di caccia e detenzione di esemplari di ghiro, con l’ausilio di trappole dalla medesima manifattura, similmente occultate fra la vegetazione. Il soggetto sorpreso durante l’attività di bonifica effettuata di militari, M.A., 49enne originario di Locri e residente anch’egli ad Antonimina, è un operaio con precedenti di polizia, che, colto in flagranza nella sistemazione delle trappole, ha proceduto alla consegna di 4 ghiri morti, già catturati nei giorni precedenti e detenuti nella propria abitazione.
A margine del controllo, in un’area adiacente la località teatro degli eventi, Giaca–Vallone Grande, sempre nel comune di Ciminà, i militari della Stazione Carabinieri Parco di Gerace, proseguendo nell’attività di pattugliamento del territorio, hanno scoperto un altro episodio di caccia e detenzione di esemplari di ghiro, con l’ausilio di trappole dalla medesima manifattura, similmente occultate fra la vegetazione. Il soggetto sorpreso durante l’attività di bonifica effettuata di militari, M.A., 49enne originario di Locri e residente anch’egli ad Antonimina, è un operaio con precedenti di polizia, che, colto in flagranza nella sistemazione delle trappole, ha proceduto alla consegna di 4 ghiri morti, già catturati nei giorni precedenti e detenuti nella propria abitazione.