Stavano abbattendo uccelli in area protetta, lungo la Costa Viole, utilizzando richiami elettroacustici vietati per legge in periodo di chiusura generale della caccia. È scattata così la denuncia per L.L. e G.A., rispettivamente di 65 e 75 anni, colti in flagranza di reato in località Villa Mesa nel comune di Calanna. Svariati sono i profili di reato imputabili ai due soggetti, reati che includono l’abbattimento di specie protette, l’utilizzo di mezzi non consentiti il porto abusivo di fucile e l’omessa custodia di arma da fuoco, in quanto uno dei due soggetti, privo di licenza di porto di fucile, è stato sorpreso nell’atto di utilizzare un arma fornitagli dall’altro collega di caccia. Sequestrati due fucili, con relativo munizionamento e i richiami elettroacustici illegali.
Sempre nell’ambito degli stessi servizi antibracconaggio i militari, di pattuglia in località Palusci del comune di Palmi, hanno arrestato C.S., di 53 anni, perché sorpreso a catturare avifauna protetta (cardellini) utilizzando reti da uccellagione. Dovrà rispondere all’autorità giudiziaria del reato di furto aggravato venatorio. Gli esemplari di avifauna già catturati sono stati immediatamente liberati.
Sempre nell’ambito degli stessi servizi antibracconaggio i militari, di pattuglia in località Palusci del comune di Palmi, hanno arrestato C.S., di 53 anni, perché sorpreso a catturare avifauna protetta (cardellini) utilizzando reti da uccellagione. Dovrà rispondere all’autorità giudiziaria del reato di furto aggravato venatorio. Gli esemplari di avifauna già catturati sono stati immediatamente liberati.