Un cacciatore 73enne denunciato a piede libero, con contestuale sequestro di armi e selvaggina, a Cinquefrondi, dai carabinieri, nel corso di controlli straordinari nelle aree montane protette, predisposti con l’avvio della stagione venatoria al fine di prevenire e reprimere la caccia di frodo, tutelare l’ambiente, la flora e la fauna e per contrastare il fenomeno delittuoso delle rapine ai danni dei cacciatori.
Il 73enne era a caccia all’interno del parco nazionale d’Aspromonte. Ad attirare i militari dell’Arma durante un servizio di perlustrazione in località “Fontana Parlato” di Cinquefrondi, il rumore causato dalla deflagrazione di alcuni colpi di fucile. Si sono subito inoltrati fra la vegetazione, sorprendendo l’anziano cacciatore, originario di Giffone, in procinto di raccogliere l’ultimo dei sette fringuellini che aveva abbattuto fraudolentemente poco prima. L’area in questione, ricadente interamente all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, risultava interdetta a qualsiasi attività di cacciagione.
Il 73enne era a caccia all’interno del parco nazionale d’Aspromonte. Ad attirare i militari dell’Arma durante un servizio di perlustrazione in località “Fontana Parlato” di Cinquefrondi, il rumore causato dalla deflagrazione di alcuni colpi di fucile. Si sono subito inoltrati fra la vegetazione, sorprendendo l’anziano cacciatore, originario di Giffone, in procinto di raccogliere l’ultimo dei sette fringuellini che aveva abbattuto fraudolentemente poco prima. L’area in questione, ricadente interamente all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, risultava interdetta a qualsiasi attività di cacciagione.
I volatili abbattuti, dalle successive verifiche, sono risultati appartenenti alla specie protetta dei “fringillidi” per la quale è assolutamente vietata la caccia. Per il fucile e il munizionamento in possesso del cacciatore di frodo è scattato il sequestro.