Voleva solo scendere in spiaggia per passeggiare lungo la battigia guardando il mare da vicino. Doveva essere un momento di relax, di svago, al fianco del marito che stava pescando. Un momento che si è trasformato in un incubo e che poteva degenerare in tragedia. Una donna, C. M., di 73 anni inizia a percorrere i gradini che consentono l’accesso al mare in zona Corace nel quartiere marinaro di Catanzaro, gradini fatiscenti, pericolanti. Perde l’equilibrio, rotola a terra e sbatte con la faccia su quelle stesse scale, prive di un corrimano che avrebbe potuto evitarle il peggio. La donna è stata portata al Pronto soccorso dell’ospedale Pugliese-Ciaccio riportando traumi al ginocchio, una serie di ematomi, escoriazioni e tagli sul volto, rispetto ai quali è stata necessaria la suturazione nella parte interna ed esterna della narice e della bocca. Il fatto è accaduto il 24 luglio scorso poco prima dell’alba, complice la scarsa visibilità, poiché il sole non era ancora sorto, poi il degrado in cui versano le scale, l’assenza di un corrimano che accompagni le persone a scendere in autonomia, l’incuria e lo stato di abbandono in una zona che dovrebbe essere di grande attrazione turistica hanno fatto il resto. Le regole più elementari di accesso in un luogo pubblico, poste a tutela della salute delle persone? Nel quartiere Lido diventano utopia.