Sale al 10%, a livello nazionale, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri di area medica. Resta all’8%, invece, la percentuale dei posti in terapia intensiva occupati da pazienti Covid. Ma è analizzando i dati per ogni singola regione che possiamo prevedere la possibile mappa dell’Italia in vista del Natale. Secondo quanto emerge dal monitoraggio quotidiano dell’Agenas la percentuale dei posti in area medica cresce in 7 regioni e Province autonome. Dati in peggioramento in Sardegna (al 5%), Piemonte (all’8%), Abruzzo (al 9%), Emilia Romagna (al 9%), Trento (al 11%), e soprattutto in Calabria (salita al 15%), oltre che in Friuli Venezia Giulia (al 23%).
“Soglie critiche” in Calabria
“Soglie critiche” in Calabria
Nel giorno in cui scattano le nuove norme per il contrasto alla diffusione del Covid – con il super green pass e la certificazione verde necessaria anche per salire sul bus – e torna l’obbligo di mascherina anche all’aperto, la Calabria si trova con i dati che potrebbero portare, già da lunedì prossimo, alla zona gialla. Anche ieri (lunedì 6 dicembre), infatti, in aumento i ricoveri, sia in area medica (+6) che in terapia intensiva (+1) con il totale che raggiunge, rispettivamente, i 152 e i 20 degenti. Cifre che hanno alzare ancora di più la percentuale di occupazione dei posti letto che già ieri, secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, erano già al limite delle soglie di rischio, fissate al 15% per l’area medica ed al 10 per le intensive.
La Calabria si avvia al trasferimento in zona gialla già dal prossimo lunedì. La regione ha infatti le terapie intensive al 10%, sulla soglia di rischio, e i ricoveri ordinari al 15%, anche qui al limite. Superare questi due parametri (oltre all’incidenza sopra 50, già superata) porta automaticamente al cambio di colore. Nelle ultime 24 ore, i nuovi positivi sono stati 224, ma per l’effetto fine settimana, con un minor numero di tamponi fatti, il tasso di positività è schizzato dal 5,99 al 9,2 per cento. Due le vittime, con il totale salito a 1.509. Sul fronte green pass, intanto, il primo giorno di applicazione delle nuove regole sembra essere scivolato via senza tanti problemi. Su bus e pullman di linea, in gran parte della città calabresi, i controlli sono stati fatti a campione e dalle prime ore non sono state segnalate criticità particolari.
Restrizioni in vista
“Rispetto ai controlli sul green pass e sul super green pass – ha dichiarato il presidente della Regione Roberto Occhiuto – in Calabria siamo messi come nel resto d’Italia. I riscontri che ho sul territorio mi dicono che i cittadini calabresi hanno capito che questa è una necessità, e si sono recati sui mezzi di trasporto muniti di green pass”. Ma ieri, per i calabresi, è stato anche il giorno del ritorno alla mascherina obbligatoria anche all’aperto, disposta da Occhiuto. Nelle principali città non tutti hanno indossato il dispositivo di protezione individuale ed a fare rispettare l’obbligo ci hanno pensato gli appartenenti alle forze dell’ordine, dislocate nei punti strategici e più frequentati. Una scelta che il Governatore ha motivato col fatto che una pressione sulla rete ospedaliera “in una Regione che ha una sanità così fatiscente, preoccupa molto”.
Negli ultimi giorni la Calabria ha registrato un vero boom di nuovi contagi. Il dato più eclatante è quello del 4 dicembre quando sono stati segnalati 456 nuovi positivi. Il cambio di colore potrebbe scattare già la prossima settimana, qualora si avesse nei prossimi giorni un ulteriore incremento. In ogni caso, di conseguenza, le vacanze di Natale sono a rischio nuove restrizioni.