“Calabria in Opera”, sul palco l’ Histoire du soldat in tre location diverse

All’interno del progetto “Calabria in Opera”, cofinanziato dalla Regione Calabria, l’Accademia Senocrito, presieduta da Adriana Caccamo, propone “Histoire du soldat” del compositore russo Igor Stravinskij su testo di Charles-Ferdinand Ramuz. La direzione è affidata al maestro Alessandro Tirotta, direttore d’orchestra e artista di livello internazionale. Tre date in tre location differenti: il 18 agosto a Gerace (Largo Chiappe), il 19 agosto a Portigliola al Teatro Greco Romano e il 21 agosto a Soverato presso l’Anfiteatro Comunale. Questo allestimento prevede come Narratore il noto artista proveniente dal “Bagaglino”, Gigi Miseferi, affiancato da Saverio Rizzo (Il soldato), Valerio Martino (Il diavolo) e Samuela Piccolo (La principessa), in qualità di attori e ballerini. Accompagnerà gli artisti l’Orchestra Senocrito, compagine di alto livello formata da musicisti provenienti da tutte le provincie calabresi: Stefania Alessi (violino); Vincenzo Linarello (clarinetto); Giovanni Valentino (fagotto); Antonio Rispoli (percussioni); Daniele Laro (contrabbasso); Alessandro Presta (tromba) e Saverio Varacalli (trombone). Il produttore esecutivo sarà Angela Battaglia mentre il Coordinatore scenico e l’assistente alla produzione sarà Annunziato Gentiluomo. Firma la direzione artistica del progetto il maestro Loredana Pelle. Il maestro Tirotta dichiara: “L’Histoire du Soldat (1918) del compositore russo Igor Stravinskij su testo di Charles-Ferdinand Ramuz, è un racconto per voce recitante, attori danzanti e orchestra; un singolare esempio nella storia del teatro musicale di commistione di musica, prosa e danza. Un’orchestra, che sintetizza in pochi strumenti i registri estremi di quella sinfonica, dalla scrittura ardua e complessa, un narratore, due attori danzanti e una ballerina. Scenografia volutamente scarna (da Stravinskij) e un libretto che richiama il mito del Faust, ma che riserva un finale gelido e spiazzante… Una vera piccola opera d’arte da camera che però sta ai vertici della produzione stravinskijana appena dopo i colossali balletti che gli hanno dato fama in tutto il mondo, con “La Sagra della Primavera” in testa. La musica dell’Histoire non solo vive e connota le scene e i personaggi, ma è essa stessa forma sonora dei protagonisti, un cuore pulsante che determina ogni situazione. Strumenti cardine di questa rappresentazione sono il violino e le percussioni, che rappresentano rispettivamente l’anima e l’essenza del soldato, e il demonio sotto le sue molteplici vesti. Per questa edizione ho volutamente rimodulato il ruolo del Narratore, affidandogli anche i toni del diavolo, che viene presentato al pubblico come fosse una creatura dantesca dalle forme umane. Un’opera sempre vista con molta soggezione dallo spettatore, per la “complessità scarna” della sua forma, ma dopo l’esperienza della sua prima messa in scena in Calabria, allora con l’amico e grande artista Giacomo Battaglia, a cui dedicheremo l’intero tour, sono sicuro che il pubblico, volutamente preparato all’ascolto da alcune note introduttive a cura del sottoscritto, apprezzerà questo eterno capolavoro. Il Teatro è la vita, ma bisogna saperla vivere”.

 

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