di Carmen Mirarchi
Calabria 7.it incontra il Commissario Straordinario di Calabria Verde, Aloisio Mariggiò. L’azienda Calabria verde è stata istituita dalla Regione Calabria per per favorire la coerenza tra le politiche di tutela della proprie risorse forestali e la loro valorizzazione economica. L’azienda sostituisce l’A.Fo.R. (Azienda Forestale della Regione Calabria) ed è impegnata al riordino del settore della forestazione in Calabria ai sensi della legge regionale 16 Maggio 2013, n. 25 (BUR n. 10 del 16 maggio 2013, supplemento straordinario n. 2 del 24 maggio 2013).
Calabria 7.it incontra il Commissario Straordinario di Calabria Verde, Aloisio Mariggiò. L’azienda Calabria verde è stata istituita dalla Regione Calabria per per favorire la coerenza tra le politiche di tutela della proprie risorse forestali e la loro valorizzazione economica. L’azienda sostituisce l’A.Fo.R. (Azienda Forestale della Regione Calabria) ed è impegnata al riordino del settore della forestazione in Calabria ai sensi della legge regionale 16 Maggio 2013, n. 25 (BUR n. 10 del 16 maggio 2013, supplemento straordinario n. 2 del 24 maggio 2013).
Alle porte della stagione estiva sicuramente un piano antincendio fondamentale. “Dal mese di marzo – ci spiega Mariggiò – l’organizzazione è già pronta perché abbiamo già dovuto far fronte ad emergenze. Abbiamo già 200 persone di reperibilità schierate. Dal 15 giugno saranno 900 le unità impiegate più in servizio di vedetta perchè vorremmo raggiungere l’obiettivo di monitorare gli incendi. L’antincendio boschivo è al completo ma stiamo acquisendo altri 10 mezzi che sono necessari. Spero arriveranno per essere integrati sulla provincia di Crotone e Vibo Valentia”.
“Calabria verde dal mese di ottobre 2018 ha fatto un piano del fabbisogno che parte dall’esigenza di stabilizzare gli ex lsu-lpu e da quella dell’assunzione di altro personale a tempo determinato nel settore della forestazione. Noi nel 2013 – aggiunge il commissario – avremo 1200 operai, oggi sono 4000. Io invito a non confondere il personale Calabria verde con quello della forestazione calabrese. Con 4000 unità facciamo fronte alle nostre attività, io spero nel corrente anno di portare a termine la stabilizzazione. Ho già proceduto alla stabilizzazione di un centinaio di persone e spero di portare alla stabilizzazione di altri 100 entro ottobre 2019, per lor le procedure sono complicate ma tutti devono avere un posto di lavoro”.
“Ci sono persone che vanno avanti con 900 euro al mese, gente che dopo 20 anni deve essere stabilizzata. Le assunzioni verranno fatte nei territori dove c’è bisogno. I primi assunti saranno i lavoratori che si occupano del movimento terra visto che stiamo acquistando mezzi per intervento in alveo. Noi vorremmo firmare il contratto dei forestali entro questo mese con decorrenza da luglio. La Regione ha dato la disponibilità. Il contratto passerà in consiglio regionale”.La Regione ha dato disponibilità, lunedì avremo incontr e proporrò alcuni correttivi per rientrare n
“Calabria verde si occupa direttamente di tutela ambientale ma abbiamo problemi di impiego del personale. Ci sono problemi di coordinamento con la Regione, ogni movimento dagli alvei dei fiumi necessità di autorizzazione. Senza coordinazione non si può fare nulla, ci vuole pianificazione seria a livello regionale. Le emergenze a livello nazionale assorbe 80% delle risorse, il problema è nazionale e non calabrese. Il punto poi è fare le scelte. Non è problema politico ma amministravo. La legislazione è frammentaria, a volte contraddittoria. Ci sono competenze che non consentono di operare, serve raccordo normativo. Mi auguro che il Governo intervenga. Confido nella nuova Autorità di bacino – ci dice – e mi domando come la periferia riuscirà a parlare con questa nuova autorità. Ho avuto già degli incontri con il responsabile”.
In merito alla gestione di Calabria verde quali sono le novità imminenti? ” Il 19 ci sarà convegno a Paola dove parlerò di dissesto e cercherò di illustrare in che modo Calabria verde si metterà a disposizione della comunità. Tutti chiedono, ma come fare? Siamo stati, ad esempio , contattati da un Comune che ha un campo sportivo adibito a discarica. La Calabria è una discarica a cielo aperto, la gente ha la cattiva abitudine di disfarsi del materiale buttando tutto nei fiumi. Nella zona di Gioia Tauro ci sono tre torrenti dove la sorveglianza idraulica ha individuato materiale negli alvei. Andremo a ripulire ma dove andremo a smaltire il tutto visto che è a pagamento?”
“A noi interessa ripulire gli alvei dove c’è di tutto da macchine abbandonate a carcasse di animali. Tutela ambientale può essere opportunità. Calabria verde vorrebbe assumere – ci spiega chiaramente il commissario – in tanti settori si può investire. Pensi che non ci sono in Calabria i presidi idraulici, noi stiamo facendo convenzioni con università con borse di studio per far collaborare gli studenti. L’ambiente è una risorsa, la gente non deve pensare solo all’orto di casa sua. Questo è difficile da far passare. Il problema culturale, se risolviamo questo si può superare questa condizione di emergenza” conclude il Commissario Straordinario di Calabria Verde, Aloisio Mariggiò.