Vessata dal marito sotto gli occhi dei figli minorenni, costretta a vivere nel perenne timore per la sua vita. In preda ai fumi dell’ alcol e della droga, avrebbe minacciato, insultato la sua compagna: “non sai fare la madre, lasciami i bambini e vattene” e poi dalle parole ai fatti il passo è stato breve. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali aggravate , il gup del Tribunale di Catanzaro Antonio Battaglia ha rinviato a giudizio I. E. B., 34 enne, di nazionalità marocchina, ma residente nel capoluogo di regione, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, richiesta alla quale si è associato il legale di parte civile, l’avvocato Donatella Montesano. Era il mese di agosto 2018, quando è iniziato un incubo fatto di violenze e prevaricazioni inflitte alla donna senza soluzione di continuità. L’uomo, per il quale è stato disposto il divieto di avvicinamento alla moglie, l’avrebbe picchiato e aggredita per i motivi più futili, sferrandole calci e pugni su tutto il corpo, provocandole lesioni personali. Sarebbe arrivato perfino a picchiare la suocera e un amico di questa, mentre si trovavano a bordo di un’auto in compagnia dei suoi figli, come ritorsione per aver spinto la moglie a recarsi dai carabinieri e per aver rifiutato di consegnargli i bambini. Accuse aggravate, perché commesse davanti ai figli minorenni. Il processo a carico dell’imputato, difeso dall’avvocato Michele De Cillis inizierà il prossimo 25 settembre. (g. p.)