di Antonio Battaglia – 20 maggio 2018, il Crotone viene piegato dalla corazzata Napoli e retrocede miseramente in Serie B. Un dramma sportivo per l’intera città, che domani potrebbe tornare finalmente a gioire.
Il buon senso vuole che la felicità sia contenuta, nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19, ma qualsiasi restrizione non riuscirà ad offuscare l’impresa “favolosa” compiuta dalla squadra dei Vrenna. Non a caso, l’aggettivo utilizzato per descrivere l’opera portata a termine dall’undici di mister Stroppa richiama l’attenzione alla favola, quella vissuta da un intero popolo, neppure lontanamente intimorito dalle possibili conseguenze del Coronavirus.
Il buon senso vuole che la felicità sia contenuta, nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19, ma qualsiasi restrizione non riuscirà ad offuscare l’impresa “favolosa” compiuta dalla squadra dei Vrenna. Non a caso, l’aggettivo utilizzato per descrivere l’opera portata a termine dall’undici di mister Stroppa richiama l’attenzione alla favola, quella vissuta da un intero popolo, neppure lontanamente intimorito dalle possibili conseguenze del Coronavirus.
Fermare il campionato e congelare la promozione conquistata ampiamente sul campo sarebbe stata una soluzione improponibile, troppo grande il risultato sportivo costruito all’ombra dello “Scida”. Gioco corale, geometrie perfette, solidità e intensità: questa squadra ha saputo rispolverare l’arsenale del pre-Covid con una sicurezza disarmante, frutto dell’ampia disponibilità di un gruppo caparbio e ambizioso.
Il punticino strappato nella scorsa gara contro la Salernitana ha dimostrato tutto il cuore dei rossoblu: di fronte ad una squadra ben messa in campo e brava ad architettare una pericolosa congestione di spazi, il Crotone ha saputo incamerare un punticino d’oro se confrontato con le battute d’arresto delle dirette inseguitrici. Peccando spesso di superficialità davanti alla porta, vero, ma ormai poco importa.
La squadra di Stroppa si è fatta apprezzare in maniera innocente, pura, spensierata, senza vanti né virtuosismi, ma contando solo sul suo spirito sbarazzino, allegro ma impegnato e basato su sacrifici. E domani, dopo appena due anni di purgatorio, quel sogno ad occhi aperti si potrebbe finalmente avverare.
VINCERE A LIVORNO, IN ATTESA DI…
Sarà necessario trionfare sul campo del Livorno già retrocesso in Serie C e, contemporaneamente, sperare che lo Spezia non vinca a Cremona. Negli scontri diretti le due squadre sono in perfetta parità, avendo vinto entrambe con il medesimo punteggio di 2-1, ma per la differenza gol i rossoblu si trovano attualmente in netto vantaggio (+20 a +13 rispetto ai liguri). Insomma, in ogni caso, l’Olimpo del Calcio è davvero ad un passo.
Il Crotone si appresta a rivivere l’agognata favola, in maniera questa volta più matura. Magari, forti dell’esperienza passata, in Serie A gli Squali ci potrebbero rimanere per un bel po’, facendo innamorare della città altri tifosi da tutta Italia. Perché, se un ultimo miracolo i calciatori rossoblu riusciranno a compierlo, sarà quello di far apprezzare la storica città di Crotone a chi, in altre parti d’Italia, della Calabria conosce solamente le sfumature negative.
Redazione Calabria 7