di Danilo Colacino – Clima ‘funereo’ nella sala stampa del Nicola Ceravolo dopo il pareggio contro il fanalino di coda Rende. Un risultato, giunto successivamente a tre brucianti sconfitte consecutive, che come ovvio non può essere accolto in modo positivo dall’ambiente giallorosso.
D’accordo, muove la classifica in un momento drammatico sotto il profilo sportivo per le Aquile, ma resta il rammarico di non essere riusciti a battere una delle compagini meno attrezzate viste fin qui sul manto erboso del vecchio Militare. Comunque sia, il primo a presentarsi davanti a microfoni e taccuini dei cronisti è Andrea Tricarico. Lo stesso tecnico dei biancorossi è raggiante: “Se non avessimo preso gol appena tre minuti dopo il nostro vantaggio, mostrandoci quindi più cinici e cattivi, sono sicuro che sarebbe andata diversamente. Ma aver pareggiato qui è stato importante. Avevo osservato il Catanzaro domenica scorsa contro il Potenza e preparato un certo tipo di gara. Meno male che Grassadonia, subentrato in settimana ad Auteri, non ha cambiato modulo. Chiudo dicendo che questa partita ci darà grande morale per il futuro su cui siamo dunque un pizzico più fiduciosi rispetto a una settimana fa”.
D’accordo, muove la classifica in un momento drammatico sotto il profilo sportivo per le Aquile, ma resta il rammarico di non essere riusciti a battere una delle compagini meno attrezzate viste fin qui sul manto erboso del vecchio Militare. Comunque sia, il primo a presentarsi davanti a microfoni e taccuini dei cronisti è Andrea Tricarico. Lo stesso tecnico dei biancorossi è raggiante: “Se non avessimo preso gol appena tre minuti dopo il nostro vantaggio, mostrandoci quindi più cinici e cattivi, sono sicuro che sarebbe andata diversamente. Ma aver pareggiato qui è stato importante. Avevo osservato il Catanzaro domenica scorsa contro il Potenza e preparato un certo tipo di gara. Meno male che Grassadonia, subentrato in settimana ad Auteri, non ha cambiato modulo. Chiudo dicendo che questa partita ci darà grande morale per il futuro su cui siamo dunque un pizzico più fiduciosi rispetto a una settimana fa”.
A seguire ecco un deluso Gianluca Grassadonia: “L’impressione è di una squadra in difficoltà che ha giocato un primo tempo in maniera abbastanza confusionaria. C’è dunque molto da lavorare a livello tecnico e tattico. Volevamo ripartire con una vittoria. Ma al momento è fondamentale applicare al meglio il lavoro che facciamo in allenamento, altrimenti andremo sempre in crisi. Dobbiamo lottare, insomma, ripartendo e mettendoci il massimo. Oggi sono emersi pregi, pochi, e difetti, tanti. L’unico aspetto positivo è che abbiamo comunque tratto molte indicazioni. Essenziale, poi, è anche recuperare gli assenti e trasferire serenità a tutti. In caso contrario, gli errori si moltiplicheranno e la situazione rischia di precipitare. Ribadisco: salvo la reazione alla rete subìta, per il resto c’è poco da salvare. Il rammarico maggiore – chiosa il tecnico delle Aquile – ce l’ho per il nostro pubblico, che ci ha incitato fino al fischio finale. E ha sperato, ma noi non dobbiamo auspicare che le cose vadano bene. Abbiamo l’obbligo di farle andare per il verso giusto. Si avverte, però, che siamo bloccati. Chissà fra qualche giornata”.