L’Acd Amarcord Pontegrande torna alla ribalta. Dopo diversi anni di assenza dai campi di calcio, con la sola attività del settore giovanile, la gloriosa società del quartiere nord di Catanzaro ha fatto parlare di sé in termini positivi.
Nata per rammentare i gloriosi anni ’80 e ’90, il club bianco-azzurro ha disputato un dignitoso campionato di “Terza categoria”, totalizzando ben 27 punti, raggiungendo la metà classifica e non agguantando il quinto posto per una sola lunghezza. Un risultato straordinario se si pensa che la rosa è composta da molti ragazzi provenienti dal settore giovanile e cresciuti nella stessa società (classi ’96-’00). Un torneo difficile, ma giocato con coraggio, sacrificio ed abnegazione, rappresentando l’unica squadra della città di Catanzaro.
Nata per rammentare i gloriosi anni ’80 e ’90, il club bianco-azzurro ha disputato un dignitoso campionato di “Terza categoria”, totalizzando ben 27 punti, raggiungendo la metà classifica e non agguantando il quinto posto per una sola lunghezza. Un risultato straordinario se si pensa che la rosa è composta da molti ragazzi provenienti dal settore giovanile e cresciuti nella stessa società (classi ’96-’00). Un torneo difficile, ma giocato con coraggio, sacrificio ed abnegazione, rappresentando l’unica squadra della città di Catanzaro.
Una componente, quella del già citato coraggio, che ha superato le prime difficoltà dovute alla preparazione atletica posticipata rispetto alle altre squadre. L’Acd Amarcord Pontegrande, così, giornata dopo giornata ha saputo far ricordare, soprattutto ai sostenitori più anziani, il valore della maglia bianco-azzurra che in passato aveva disputato il campionato di “Promozione” al “Nicola Ceravolo”. A quei risultati seguirono soddisfazioni enormi, grazia alla vendita di vari calciatori del vivaio a squadre di Serie A, B e C. Tra i nomi importanti ricordiamo quelli di Fabio Di Sole, cresciuto nel Pontegrande e finito alla Fiorentina, Tonino Criniti al Cagliari, Umberto Brutto dal Catania e al Catanzaro, Domenico Cimino alla Fama Chiaravalle (serie C2), Pierluigi Arcuri e Massimiliano Simmaco alla Berretti della Reggina. Quella società, nonostante le limitate risorse economiche, riuscì a far emozionare una comunità intera.
E adesso, l’Amarcord Pontegrande, che ha incarnato alla perfezione lo spirito di quei ragazzi, per il prossimo anno vuole fare le cose ancora meglio. L’obiettivo, infatti, sarà quello di continuare a crescere affrontando una partita alla volta con la massima serietà, scendendo in campo con grande voglia e tanta passione per far brillare ancora di più la stella bianco-azzurra.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno dato una mano – si legge in una nota – e siamo fiduciosi che nel proseguo la società possa avere degli aiuti ancora maggiori per portare avanti questo importante progetto imperniato sui leali valori sportivi e sociali.
Redazione Calabria 7
(Foto: Salvatore Mellace)