Callipo: «Facciamo rientrare i figli della Calabria. Ecco la mia proposta»

Rifiuti Callipo

«Fanno stringere il cuore le testimonianze di tanti figli della Calabria che sono rimasti bloccati al Nord dopo i provvedimenti che hanno imposto lo stop agli spostamenti a causa dell’emergenza Coronavirus.

Dobbiamo adottare ogni misura necessaria a contenere nuove ondate di contagio, certo, ma è anche nostro dovere evitare di consegnare alla storia una pagina triste, che racconterebbe di un dramma nel dramma e di cui dovremmo sentirci corresponsabili. Non è pensabile, non è umano che ci siano giovani, padri e madri di famiglia, lavoratori, precari, studenti, che si trovavano nelle regioni del Nord al momento del lockdown e che ora sono ancora lì in serissime difficoltà. Non è possibile, poi, che passi il messaggio che ancora una volta hanno vinto i furbi, quelli che sono scappati dalle zone a rischio, mentre chi rispetta le regole continua ad essere beffato. È il momento di progettare un rientro organizzato e controllato, anche per evitare che quando gli spostamenti torneranno a essere liberi ci sia un rientro di massa incontrollato». È quanto dichiara Pippo Callipo, capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale, che annuncia di aver depositato una mozione e auspica che «la maggioranza e il presidente del Consiglio, vista l’urgenza della questione, dimostrino sensibilità e diano la possibilità di discutere la mozione nella seduta di lunedì 27 aprile».

Dobbiamo adottare ogni misura necessaria a contenere nuove ondate di contagio, certo, ma è anche nostro dovere evitare di consegnare alla storia una pagina triste, che racconterebbe di un dramma nel dramma e di cui dovremmo sentirci corresponsabili. Non è pensabile, non è umano che ci siano giovani, padri e madri di famiglia, lavoratori, precari, studenti, che si trovavano nelle regioni del Nord al momento del lockdown e che ora sono ancora lì in serissime difficoltà. Non è possibile, poi, che passi il messaggio che ancora una volta hanno vinto i furbi, quelli che sono scappati dalle zone a rischio, mentre chi rispetta le regole continua ad essere beffato. È il momento di progettare un rientro organizzato e controllato, anche per evitare che quando gli spostamenti torneranno a essere liberi ci sia un rientro di massa incontrollato». È quanto dichiara Pippo Callipo, capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale, che annuncia di aver depositato una mozione e auspica che «la maggioranza e il presidente del Consiglio, vista l’urgenza della questione, dimostrino sensibilità e diano la possibilità di discutere la mozione nella seduta di lunedì 27 aprile».

La proposta di Callipo

La mozione presentata in Consiglio regionale «richiama e integra – spiega Callipo – la proposta elaborata dall’associazione “CalabroLombarda” e prevede un accordo tra la Regione Calabria, il governo nazionale, le Regioni del Nord e Trenitalia». «I calabresi che desiderano tornare, in virtù di questo protocollo, potrebbero effettuare – è l’iter proposto dal capogruppo di IRIC – una preregistrazione compilando un apposito modulo da inviare a un indirizzo mail istituzionale dedicato, indicando il luogo in cui intenderebbero svolgere la quarantena al ritorno, la stazione di arrivo e la persona che eventualmente si recherà a prenderli. La Regione di partenza, anche con l’ausilio di laboratori privati convenzionati, dovrebbe farsi carico di effettuare un tampone di controllo prima che il rientrante si metta in viaggio. Il rientro – spiega ancora Callipo – potrebbe avvenire con una serie di convogli “Freccia Rossa” (noleggiati appositamente dalla Regione) calendarizzando la partenza di uno o due treni al giorno con distanziamento fisico dei passeggeri a bordo.

Ovviamente le persone potranno mettersi in viaggio solo se il tampone ha dato esito negativo e i treni seguirebbero esclusivamente due tragitti: uno (sulla linea tirrenica) con fermate unicamente a Paola, Lamezia, Rosarno e Reggio Calabria, l’altro (utilizzando la tratta Sibari-Bolzano) con soste a Paola e Sibari. Al loro arrivo i passeggeri dovranno sottoporsi a quarantena obbligatoria nel luogo indicato, eventualmente assieme alle loro famiglie se non hanno la possibilità di stare in isolamento in luoghi distinti da quelli in cui vivono i familiari. Anche le persone che, dotate di dispositivi di protezione individuale e precedentemente individuate, accompagneranno i passeggeri nei loro luoghi di residenza dovranno sottoporsi al periodo di quarantena e per tutti dovrà essere eseguito un successivo tampone di controllo.

Ove ce ne sia la necessità, infine, anche i Comuni potrebbero rendere disponibili delle strutture per le persone che devono sottoporsi a quarantena ma non hanno a disposizione luoghi adatti». «Regolamentare in tal modo i rientri, facendo tornare i calabresi rimasti bloccati con ogni precauzione possibile, e magari pensando anche a un fondo di solidarietà per i nostri ragazzi che vivono e studiano all’estero, sarebbe un segnale di civiltà – conclude Callipo – e potrebbe anche tramutarsi in un’opportunità per far restare qui i figli di questa terra troppo spesso costretti a realizzarsi altrove».

Redazione Calabria 7

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Inizialmente destinata al porto di Ancona, la nave della Ong è stata dirottata in Calabria dalle autorità italiane
Volto noto della soap "Un posto a sole", ha recitato anche in teatro e al cinema
Dal prossimo 1 aprile, Giuseppe Costa verrà posto in quiescenza per raggiunti limiti di età. Il Catanzaro gli ha donato una maglia personalizzata
Tirando fuori caparbietà e passione, hanno raggiunto il prestigioso obiettivo di conseguire i tempi utili a partecipare all’importante kermesse
La sua elezione, però, non è stata semplice, in quanto è arrivata dopo un'accesa controversia e una notte di riconteggi
Meteo perturbato per il passaggio di un'intensa perturbazione atlantica: attese raffiche da scirocco fino a 100 km/h
A Catanzaro, unica tappa al Sud, si è chiuso l’intero tour prodotto dalla Mic Musical International Company
La struttura conta circa 42 operatori specializzati che rappresentano una Task Force di intervento rapido della Polizia di Stato
Il magistrato intervistato da Marco Carrara a Timeline parla dei nuovi mezzi con cui i boss cercano il consenso tra i giovani
Lo spettacolo sarà dedicato alla poliziotta Emanuela Loi, morta nell’attentato a Paolo Borsellino. Il 10% dell'incasso sarà devoluto al Centro Calabrese di Solidarietà
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved