di Danilo Colacino – Camel Trophy nella città di Catanzaro. A Lido, segnatamente. Ma bisogna avere l’auto adatta per farlo. Ironia a parte, menomale che essendosi nell’era dei Suv ci sono molte vetture alte. Altrimenti, le normali macchine correrebbero il rischio di restare impantanate nella mega pozze dell’intero quartiere marinaro e non solo. Perché le cose non vanno di certo meglio da Santa Maria a Marina, vale a dire nelle uniche aree pianeggianti del capoluogo. Strade trasformate in fiumi e laghi artificiali, anche nei pressi (a Lido in particolare) di case e appartamenti seminuovi o comunque considerati di elevato valore commerciale. Che costano, tanto per intenderci, un paio di migliaia di euro al metro quadro. I cui proprietari o affittuari corrono il rischio di restare prigionieri in quattro mura ogni volta che c’è un temporale. Comunque sia, quantomeno al momento in cui si scrive la situazione appare sotto controllo. E tuttavia a vigilare si vedono diverse pattuglie delle forze dell’ordine. Da monitorare, però, pure il barcone che oltre due mesi orsono ha condotto nel porto, al solito in condizioni molto precarie, un folto gruppo di migranti. Un’imbarcazione, già molto malmessa, da oggi pomeriggio pericolosamente in balia dei marosi dello Ionio dopo essere stata lasciata lì per settimane. Vecchia nave che potrebbe affondare a pochi metri dal litorale con tutte le implicazioni del caso.