Chiuso in un sacco e buttato sul ciglio della strada. Orrore a Pont Canavese, in provincia di Torino: all’altezza della strada per Borgata Raie il corpo senza vita di un cagnolino è stato ritrovato in un sacchetto di plastica abbandonato. A denunciarlo sono gli attivisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, che a loro volta hanno denunciato tutto alla Procura della Repubblica di Ivrea, con una taglia di 2mila euro per risalire al responsabile. “Chiediamo si accertino le cause della morte del cane e si sequestrino le immagini delle eventuali telecamere presenti sulla strada. Abbiamo deciso di istituire una taglia di 2mila euro sul responsabile che sarà pagata a chi, con la sua denuncia formale e sottoscritta davanti alle forze dell’ordine, darà indicazioni che permettano l’individuazione e la condanna definitiva del responsabile di questo orribile gesto”, spiegano gli attivisti dell’Aida&A.
L’associazione parla di “un sacco bianco con un cane morto” gettato a Pont Canavese lungo la strada per Raie e afferma di avere presentato anche una denuncia alla procura di Ivrea, alla quale chiedono di “sequestrare le telecamere di sorveglianza” per esaminare i filmati. A confermare la notizia, attraverso una segnalazione sui social, anche l’assessore Marina Barinotto: “Segnalo il comportamento indegno e vergognoso di qualcuno che ha buttato un sacco bianco con un cane morto dentro lungo il ciglio della strada per Raie. Esistono metodi di smaltimento senza mettere a repentaglio la salute pubblica”.
L’associazione parla di “un sacco bianco con un cane morto” gettato a Pont Canavese lungo la strada per Raie e afferma di avere presentato anche una denuncia alla procura di Ivrea, alla quale chiedono di “sequestrare le telecamere di sorveglianza” per esaminare i filmati. A confermare la notizia, attraverso una segnalazione sui social, anche l’assessore Marina Barinotto: “Segnalo il comportamento indegno e vergognoso di qualcuno che ha buttato un sacco bianco con un cane morto dentro lungo il ciglio della strada per Raie. Esistono metodi di smaltimento senza mettere a repentaglio la salute pubblica”.