di Bruno Mirante – Provare a fare ordine nella geografia politica del Consiglio comunale di Catanzaro, alla vigilia delle elezioni regionali, è una missione impossibile anche per il più rigoroso dei cronisti. I cambi di casacca sono all’ordine del giorno (l’ultimo in ordine di tempo ha riguardato il consigliere Francesco Gironda che ha lasciato il gruppo “Catanzaro con Abramo” per accasarsi al Misto) e rappresentano il risultato di riposizionamenti strategici in chiave regionale.
La giornata di ieri è stata caratterizzata dalle dimissioni presentate dall’assessore alle Attività produttive Alessio Sculco.
La giornata di ieri è stata caratterizzata dalle dimissioni presentate dall’assessore alle Attività produttive Alessio Sculco.
Una decisione che si è abbattuta come un fulmine sulla politica catanzarese ma non solo. Fuor di retorica, infatti, sono in tanti quest’oggi tra politici di entrambi gli schieramenti, rappresentanti della associazioni di categoria oltre a semplici cittadini, a rammaricarsi per l’inspiegabile passo indietro del giovane e apprezzato avvocato. Ma se le “motivazioni personali” espresse da Sculco, in quando tali sono insindacabili, a Palazzo De Nobili sono in tanti a sostenere, tra i denti, che l’operazione Sculco porti con sé una manovra tutta politica che guarda alle regionali (allo scopo di imbullonare i consensi) e ai possibili nuovi ingressi in Consiglio comunale.
A Sculco, in sostanza, sarebbe stato chiesto un “sacrificio”, ma in nome di cosa?
Dopo un’accesa riunione che si è svolta nella giornata di ieri, il consigliere Rosario Lostumbo, individuato dalla Forza Italia di Mimmo Tallini come “sostituto” di Sculco ha risposto “no, grazie” alla chiamata del partito. Lostumbo è stato eletto quasi 5 anni fa nella lista “Catanzaro in Rete”, emanazione locale del movimento della consigliera regionale di Crotone, Flora Sculco.
Il giovane consigliere con alle spalle già due mandati, ha poi aderito a Forza Italia ed è stato candidato (non eletto) alle passate regionali. La sua nomina in giunta avrebbe favorito l’ingresso di Emanuele Ciciarello (primo dei non eletti nella lista con 711 voti), figlio del già consigliere Rolando, vicino alle posizioni di Tallini. Tutto da rifare? Lostumbo non ha intenzione di lasciare lo scranno di consigliere comunale ma un ripensamento potrebbe verificarsi se la delega da assegnare al giovane politico fosse quella delle Politiche sociali e non già quella alle Attività produttive. Una “richiesta”, tuttavia, che necessiterebbe di un rimpasto di tutte le deleghe dell’Esecutivo anche perché a guidare il settore gradito a Lostumbo, da inizio consiliatura, vi è un’altra fedelissima di Tallini, l’assessore Lea Concolino. Un’eventualità, quella del rimpasto di giunta alla vigilia delle regionali, da allontanare con forza secondo molti esponenti della maggioranza di centrodestra. Mentre proseguono le trattative per convincere Lostumbo, Forza Italia, sta valutando altre ipotesi guardando anche all’esterno del proprio gruppo consiliare.