“Il silenzio immediatamente calato sui dati emersi in merito all’emigrazione sanitaria calabrese dimostra quanto sia necessario aprire un dibattito serio sui mali della nostra sanità e sugli interessi che le ruotano intorno”. Lo afferma il capogruppo del Pd alla Regione, Domenico Bevacqua.
“Per questo – sostiene Bevacqua – chiederò al presidente del Consiglio regionale, Arruzzolo, di convocare un’apposita seduta che veda una relazione dettagliata da parte del presidente facente funzioni della Giunta e del commissario Longo. Di fronte a una mobilità passiva che ha raggiunto costi che superano i 220 milioni all’anno, sarebbe gravissimo se fosse vero che apparecchiature e strumenti diagnostici e terapeutici della sanità pubblica regionale sono utilizzati, per così dire, a mezzo servizio. Chi sono i soggetti che hanno deciso in questo senso? A chi giova una situazione del genere? Perché le Asp di Cosenza e Reggio – prosegue il capogruppo del Pd in Consiglio regionale – hanno valori percentuali molto più alti di emigrazione sanitaria e, addirittura, a Reggio, quelli che vengono mandati a curarsi fuori regione sono più di quelli curati all’interno? Qui si tratta non soltanto dei soldi dei cittadini- ma – conclude Bevacqua – del loro diritto più prezioso e sacrosanto: il diritto alla salute”.
“Per questo – sostiene Bevacqua – chiederò al presidente del Consiglio regionale, Arruzzolo, di convocare un’apposita seduta che veda una relazione dettagliata da parte del presidente facente funzioni della Giunta e del commissario Longo. Di fronte a una mobilità passiva che ha raggiunto costi che superano i 220 milioni all’anno, sarebbe gravissimo se fosse vero che apparecchiature e strumenti diagnostici e terapeutici della sanità pubblica regionale sono utilizzati, per così dire, a mezzo servizio. Chi sono i soggetti che hanno deciso in questo senso? A chi giova una situazione del genere? Perché le Asp di Cosenza e Reggio – prosegue il capogruppo del Pd in Consiglio regionale – hanno valori percentuali molto più alti di emigrazione sanitaria e, addirittura, a Reggio, quelli che vengono mandati a curarsi fuori regione sono più di quelli curati all’interno? Qui si tratta non soltanto dei soldi dei cittadini- ma – conclude Bevacqua – del loro diritto più prezioso e sacrosanto: il diritto alla salute”.