“Una giustificazione che offende la Calabria”. Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, torna in diretta su Facebook per commentare la rinuncia all’incarico di commissario ad acta della Sanità calabrese da parte del rettore uscente dell’università La Sapienza di Roma, Eugenio Gaudio. “Anche il terzo commissario governativo – dice – si è dimesso. Una grande delusione e anche un grande dolore perché la giustificazione offende doppiamente la nostra regione perché sembra che le nostre città non siano gradite alla sua famiglia. Questa è davvero una grande delusione e un grande imbarazzo”. E il presidente si lancia all’attacco del Governo: “L’unica cosa che mi sento di dire è che deve finire questo commissariamento da parte del Governo e soprattuto si può veramente dimettere il ministro Speranza”.
L’obiettivo è uno soltanto: tornare alla gestione autonoma della Sanità regionale. “Lo abbiamo detto da settimane – conclude – che siamo disponibili a una gestione unitarie condivisa con il Governo perché finalmente la sanità calabrese torni a essere amministrata dai calabresi. Sembra che la sordità stia veramente producendo una beffa oltre al danno. E questo non lo merita nessun calabrese”.
L’obiettivo è uno soltanto: tornare alla gestione autonoma della Sanità regionale. “Lo abbiamo detto da settimane – conclude – che siamo disponibili a una gestione unitarie condivisa con il Governo perché finalmente la sanità calabrese torni a essere amministrata dai calabresi. Sembra che la sordità stia veramente producendo una beffa oltre al danno. E questo non lo merita nessun calabrese”.
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