L’Asp di Catanzaro ha provveduto a pignorare i 17 milioni e 500mila di euro che la clinica catanzarese Sant’Anna Hospital avrebbe percepito pur non avendone diritto. Il caso ha fatto esplodere la rabbia dei lavoratori e dei vertici dell’azienda privata che hanno depositato alla Procura di Catanzaro un esposto per chiarire le proprie posizioni. Sarà ora compito della magistratura fare ordine e stabilire la legittimità dei provvedimenti messi in campo dall’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Il Consiglio di amministrazione del Sant’Anna che ha inteso rivolgersi al procuratore capo Nicola Gratteri. Nei giorni scorsi però lo stesso Cda aveva rifiutato la proposta di compensazione volontaria formulata dall’Asp di Catanzaro per agevolare la clinica nel liquidare i propri debiti con il sistema sanitario pubblico. Ad accompagnare i dirigenti in Procura e Prefettura è stato il consigliere regionale Francesco Pitaro nettamente schierato a favore della sanità privata che insieme ai vertici del Sant’Anna ha incontrato il procuratore Nicola Gratteri il quale sembrebbe abbia anticipato la volontà di aprire un fascicolo sulla vicenda. Nel frattempo la clinica, lamentando la mancanza di liquidità, pare abbia già sospeso l’esecuzione di interventi chirurgici in convenzione.