Capannone dei veleni a Gizzeria, Arpacal inizia la verifica dei rifiuti

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Finalmente qualcosa si è mosso. L’Arpacal inizierà la verifica dei rifiuti all’interno del “Capannone dei veleni” situato nella frazione Mortilla di Gizzeria.

Il Sindaco di Gizzeria, ing. Pietro Raso, accompagnato dal Responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, l’ing. Domenico Mazzocca, si è recato questa mattina presso il Dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro per parlare del Capannone dei veleni. Ha avuto luogo un incontro tecnico finalizzato a valutare la richiesta, inoltrata dal Comune, relativa alle eventuali attività di campionamento e monitoraggi ambientali  nella frazione Mortilla di Gizzeria, recentemente al centro di un’operazione della Magistratura. Dal canto suo, al fine di poter dare seguito alla richiesta del Comune, l’Arpacal ha proceduto, preliminarmente all’incontro odierno, ad acquisire le necessarie liberatorie.

Il Sindaco di Gizzeria, ing. Pietro Raso, accompagnato dal Responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, l’ing. Domenico Mazzocca, si è recato questa mattina presso il Dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro per parlare del Capannone dei veleni. Ha avuto luogo un incontro tecnico finalizzato a valutare la richiesta, inoltrata dal Comune, relativa alle eventuali attività di campionamento e monitoraggi ambientali  nella frazione Mortilla di Gizzeria, recentemente al centro di un’operazione della Magistratura. Dal canto suo, al fine di poter dare seguito alla richiesta del Comune, l’Arpacal ha proceduto, preliminarmente all’incontro odierno, ad acquisire le necessarie liberatorie.

Raso e Mazzocca hanno illustrato al direttore del Dipartimento Arpacal di Catanzaro, dott. Francesco Nicolace, ed ai tecnici presenti, le diverse esigenze che interessano la cittadinanza di località Mortilla, partendo dal presupposto che il Comune – così hanno dichiarato – non solo non è a conoscenza della tipologia di rifiuti presenti nel capannone industriale oggetto della richiesta, ma anche se lo stesso sia sotto sequestro o meno, e quindi accessibile. Il Comune di Gizzeria, quindi, ha chiesto all’Arpacal di procedere nelle aree limitrofe al Capannone dei veleni ad un monitoraggio delle matrici Aria, Acqua, Suolo, attivandosi anche per una verifica radiometrica dei luoghi.

Serve conoscere la natura dei rifiuti. Ferma restando la disponibilità dell’Arpacal, previ accordi relativi alle quantificazioni dei costi e dei tempi dell’operazione, i tecnici dei Servizi tematici hanno espresso alcune valutazioni sulle modalità operative per effettuare le indagini richieste dal Comune.

Il Servizio Aria ha dato la disponibilità ad effettuare un monitoraggio purché la stazione mobile di rilevamento sia posizionata in un luogo che garantisca, oltre alla precisione della rilevazione dei dati, anche l’opportuna energia per l’alimentazione delle macchine in esso presenti, nonché sicurezza o vigilanza dei luoghi contro atti vandalici. Il Servizio Agenti Fisici potrà svolgere una verifica radiometrica preliminare lungo il sito e nelle aree limitrofe, non essendo al momento assicurato l’accesso al capannone, salvo poi procedere ad analisi radiometrica di campioni ambientali.

Per quanto le acque sotterranee, i servizi tematici Suolo e rifiuti e Acque hanno evidenziato al primo cittadino di Gizzeria che sarebbero necessari una serie di dati sulla natura geologica ed idrogeologica dell’area.

A conclusione della riunione, il Sindaco Raso si è reso disponibile ad acquisire tutte le informazioni richieste dall’Arpacal; allo stesso tempo ha chiesto formalmente un preventivo per le attività di monitoraggio dell’aria e del controllo radiometrico.

Redazione Calabria 7

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