(D.C.) – Solito incontenibile, vulcanico, Ezio – o Ezolino, fate voi – Capuano. Allenatore 54enne di origine salernitana, famoso per sedere in panchina da quando aveva l’età di 20 anni e soprattutto per essere ‘cliente fisso’ di Striscia la Notizia che gli consegna ciclicamente Tapiri d’Oro come dopo l’accorata Filippica fatta ai suoi calciatori nello spogliatoio dell’Arezzo o le liti in sala stampa con i giornalisti.
Ebbene, da un po’ di tempo è tornato a essere il tecnico dell’Avellino (girone C della Terza Serie), città in cui peraltro metà della tifoseria irpina lo detesta, e lo contesta, per aver festeggiato troppo (diciamo così) qualche ora successiva a una vittoria della Juve Stabia proprio nel derby appena disputato contro i Lupi biancoverdi nel periodo in cui guidava le Vespe di Castellammare. Ma non è certo questo il punto, perché a far discutere è quanto ha dichiarato stamani per caricare l’ambiente in vista del match della sua squadra sul campo amico del Partenio contro gli amaranto dello Stretto.
Ebbene, da un po’ di tempo è tornato a essere il tecnico dell’Avellino (girone C della Terza Serie), città in cui peraltro metà della tifoseria irpina lo detesta, e lo contesta, per aver festeggiato troppo (diciamo così) qualche ora successiva a una vittoria della Juve Stabia proprio nel derby appena disputato contro i Lupi biancoverdi nel periodo in cui guidava le Vespe di Castellammare. Ma non è certo questo il punto, perché a far discutere è quanto ha dichiarato stamani per caricare l’ambiente in vista del match della sua squadra sul campo amico del Partenio contro gli amaranto dello Stretto.
A riguardo ha, fra l’altro, più o meno affermato: “La Reggina non c’entra con questa categoria. È una squadra stellare, con un tecnico e una dirigenza di alto livello, che può solo perdere il campionato”.
Eziolino, insomma, ha segato il blasonato Bari (superfavorito della vigilia del torneo) e incoronato una Reggina definita ‘superstar’. Ma c’è scommetterci, fra qualche partita potrebbe rimangiarsi tutto mutando radicalmente opinione. Parere che dipende anche dall’avversario e dalla connessa tattica pregata.