“Solo dieci poliziotti per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini nello scalo ferroviario di Crotone, che oltre ad essere un importante snodo per i viaggiatori della linea ionica, registra un notevole afflusso di cittadini extracomunitari in uscita dall’hub regionale Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, oltre a essere diventato una sorta di accampamento per stranieri senza fissa dimora”. E’ quanto denunciano i sindacati di polizia Sap, Siap e Coisp della provincia di Crotone che, attraverso le rispettive segreterie nazionali, hanno sollecitato il competente Dipartimento della Polizia di Stato a rinforzare il presidio della PolFer ubicato presso la stazione ferroviaria di Crotone.
Cronica carenza di personale
Cronica carenza di personale
I sindacati hanno rappresentato al ministero “l’incresciosa situazione della grave e ormai cronica carenza di personale che attanaglia il Posto di Polizia Ferroviaria di Crotone attualmente formato da 12 unità, compreso il responsabile e che, a causa dei prossimi pensionamenti per raggiunti limiti di età, verrà ulteriormente e sensibilmente ridotto portando l’organico complessivo dell’ufficio, a partire dal mese dal prossimo mese di agosto ed entro il prossimo anno, all’esiguo numero di 10 unità. Un numero – lamentano i sindacati – sostanzialmente inadeguato ad esperire le innumerevoli attività esplicate, nel contesto territoriale ed extraterritoriale, dallo sparuto manipolo di donne e uomini del Posto di Polizia”.
Stallo delle istituzioni
Quello di Crotone – ragionano i segretari provinciali di Sap, Siap e Coisp – va infatti “considerato diverso” dagli altri posti di Polizia ferroviaria “per ubicazione, necessità e finalità” se è vero che “risulta essere l’ultimo baluardo di legalità sul versante ferroviario jonico che offre ancora la presenza di un presidio notturno di Polizia, seppur fortemente limitato da una turnazione in deroga, che assicura la presenza di un valido distretto e di un sicuro riferimento per gli utenti e un deterrente per i malintenzionati”. Inoltre i sindacati segnalano “lo stallo delle istituzioni preposte circa lo sgombero dell’insediamento abusivo di cittadini extracomunitari presente all’interno dello scalo ferroviario, in un contesto di totale degrado e di precarie condizioni igienico sanitarie a dir poco disumane”.