Cariati, tenda pre-triage non ancora operativa: era stata installata il 13 marzo

Richiesta ed installata ormai da più di un mese (era il 13 marzo scorso) la tenda del pre-triage, posizionata all’esterno del Punto di Pronto intervento del CAPT di Cariati, non è ancora stata resa operativa. Non è dato sapere, ad oggi, quale sia il motivo del ritardo nell’attivazione da parte dell’dell’ASP di Cosenza di un servizio che era e rimane indispensabile per la tutela di pazienti e operatori sanitari maggiormente esposti ai rischi del contagio da Covid-19.

È quanto ribadisce il Sindaco Facente funzioni Ines Scalioti sollecitando ancora una volta, anche pubblicamente, risposte celeri ed urgenti da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza sulla quale gravano, in merito, competenze e responsabilità dirette ed esclusive. Ad oggi – aggiunge la Scalioti – quella tenda materialmente montata dalla Protezione Civile regionale con l’assistenza e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale rimane, purtroppo, un mero involucro vuoto per responsabilità non imputabili, né direttamente né indirettamente al Comune. Al suo interno – scandisce – non è stato mai attivato quel percorso dedicato e riservato alle persone che con sintomi influenzali, presumibili da COVID-19, si sarebbero presentate al PPI per essere visitate e curate, senza esporre a rischio di contagio altri. Questo ulteriore sollecito pubblico all’ASP fa seguito alle diverse richieste scritte e protocollate che l’Amministrazione Comunale ha sistematicamente rivolto alle autorità sanitarie competenti, per ribadire la necessità di predisporre tutte le misure necessarie a fronteggiare l’emergenza, fra queste l’attivazione della tenda pre-triage, parallelamente a tutte le diverse iniziative sociali attivate ed in corso a sostegno delle famiglie più bisognose in questa grave emergenza sanitaria ed economica”.

È quanto ribadisce il Sindaco Facente funzioni Ines Scalioti sollecitando ancora una volta, anche pubblicamente, risposte celeri ed urgenti da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza sulla quale gravano, in merito, competenze e responsabilità dirette ed esclusive. Ad oggi – aggiunge la Scalioti – quella tenda materialmente montata dalla Protezione Civile regionale con l’assistenza e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale rimane, purtroppo, un mero involucro vuoto per responsabilità non imputabili, né direttamente né indirettamente al Comune. Al suo interno – scandisce – non è stato mai attivato quel percorso dedicato e riservato alle persone che con sintomi influenzali, presumibili da COVID-19, si sarebbero presentate al PPI per essere visitate e curate, senza esporre a rischio di contagio altri. Questo ulteriore sollecito pubblico all’ASP fa seguito alle diverse richieste scritte e protocollate che l’Amministrazione Comunale ha sistematicamente rivolto alle autorità sanitarie competenti, per ribadire la necessità di predisporre tutte le misure necessarie a fronteggiare l’emergenza, fra queste l’attivazione della tenda pre-triage, parallelamente a tutte le diverse iniziative sociali attivate ed in corso a sostegno delle famiglie più bisognose in questa grave emergenza sanitaria ed economica”.

Redazione Calabria 7

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