Di Carmen Mirarchi – La Caritas è la struttura più vicina ai cittadini in condizioni di povertà ed il suo supporto è di fondamentale importanza in un momento in cui le persone in condizioni disperate sono in aumento. Ad illustrarci il lavoro ed i progetto della Caritas di Catanzaro è il direttore Don Roberto Celia che ci spiega come nasce la Caritas, qual è la sua storia e ci ricorda alcuni episodi toccanti che hanno segnato la sua vita.
“La povertà è in aumento anche per le nuove malattie come la ludopatia. Ci sono poi tante separazioni e questo comporta la nascita di nuove povertà per gli uomini e per le donne che si ritrovano soli. Il nostro obiettivo è donare dignità – ci dice – non fare elemosina. Spesso ci si ritrova poveri per aver perso il posto di lavoro, molti vengono qui a chiedere aiuto anche per la ricerca di un nuovo impiego”. Don Roberto ci racconta una società povera di spirito e vuole aprire gli occhi a chi desidera troppe cose materiali ritenendo necessario il superfluo. “Tra i miei obiettivi c’è quello di supportare chi vuole studiare. La Caritas ha lo scopo di evitare che si crei la povertà ed il sostegno a chi studia o lavora è l’unico modo”. Don Roberto ricorda anche un personaggio deriso e conosciuto a Catanzaro: Jeje.
“La povertà è in aumento anche per le nuove malattie come la ludopatia. Ci sono poi tante separazioni e questo comporta la nascita di nuove povertà per gli uomini e per le donne che si ritrovano soli. Il nostro obiettivo è donare dignità – ci dice – non fare elemosina. Spesso ci si ritrova poveri per aver perso il posto di lavoro, molti vengono qui a chiedere aiuto anche per la ricerca di un nuovo impiego”. Don Roberto ci racconta una società povera di spirito e vuole aprire gli occhi a chi desidera troppe cose materiali ritenendo necessario il superfluo. “Tra i miei obiettivi c’è quello di supportare chi vuole studiare. La Caritas ha lo scopo di evitare che si crei la povertà ed il sostegno a chi studia o lavora è l’unico modo”. Don Roberto ricorda anche un personaggio deriso e conosciuto a Catanzaro: Jeje.
“Chi non ricorda questo personaggio. Deridere chi è povero è ingiusto e dimostra la scarsa sensibilità di chi non aiuta realmente gli altri ma da solo donazioni momentanee per pulirsi la coscienza”. Insomma più sensibilità e sopratutto più sostegno continuo e concreto, materiale e spirituale: questo insegna la Caritas.