Scatta la riduzione delle accise sui carburanti e quindi del loro prezzo di vendita. Sono infatti stati pubblicati nella notte sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale e il decreto legge “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” contenenti le norme che ne riducono il prezzo. Le stesse misure entrano in vigore da oggi, martedì 22 marzo 2022.
Il decreto legge
Il decreto legge
Il dl approvato dal Governo italiano con le misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina ha previsto – come riporta Il Sole 24 Ore – la riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione. L’effetto della misura consiste nella riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi di euro al litro. Questa riduzione è staata finanziata sommando l’extragettito dell’Iva sui carburanti nell’ultimo trimestre del 2021 e il prelievo straordinario sui profitti straordinari dei produttori di energia. L’agevolazione che tutti gli italiani attendevano sarà valida per un periodo di soli 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento.
L’annuncio del taglio delle accise ha provocato diverse reazioni, abbastanza critiche, che hanno giudicato il ribasso inadeguato. “È evidente che 25 centesimi sono meglio di 8.5, ma si tratterebbe comunque di un ribasso insufficiente. Nei giorni scorsi ne avevamo chiesti il doppio, almeno 50 centesimi”. Così il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona. “Le misure previste ieri dal Governo – conclude – sono solo un palliativo. Sono del tutto inadeguate rispetto all’emergenza in corso. Serviva uno scostamento di bilancio”. Assopetrolio e Assoenergia, dal loro canto, sostengono che la riduzione della tassa “rischia di creare loro un danno, perché sui carburanti immagazzinati hanno già versato il balzello e quindi ci perderanno quando lo sconto sarà operativo”.
Buoni benzina
Tra le misure varate dal Consiglio dei Ministri, ci sono anche i buoni benzina esentasse fino a 200 euro. Questa misura prevede, come si legge in una bozza del decreto, “l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito”. Non sono previsti requisiti o tetti al reddito per potere accedere a questo benefit. L’unico limite finora anticipato dalla norma è che la misura è destinata ai lavoratori dipendenti di aziende private. Il Bonus non deve essere rischiesto, non è prevista la presentazione di alcuna domanda. Sarà l’azienda a decidere se e in che misura prevederlo e concederlo ai lavoratori.