Carrefour Crotone, Cgil chiede revoca immediata dei licenziamenti in atto

La vicenda della chiusura del punto vendita Carrefour di Crotone, potrebbe essere classificata come paradossale e surreale se non fosse che a farne le spese sono 52 lavoratrici e lavoratori, “dismessi” con un messaggio whatsapp, in sfregio ad ogni procedura,con modalità e termini che riportano con la mente agli tempi bui ed inquietanti dei “padroni della ferriera”. Modalità e termini così brutali ed inusuali, immediatamente stigmatizzati nel corso della Assemblea Generale della CGIL Area Vasta CZ KR VV tenutasi a Catanzaro venerdì 18 ottobre, e che hanno visto anche la Direzione Nazionale di Carrefour prendere le distanze dal comportamento della proprietà. Se la dismissione, anche se inspiegabile ed inaccettabile come in questo caso, di una attività produttiva è legittimamente nelle prerogative di un imprenditore, non lo è certamente considerare i lavoratori esclusivamente come un fattore accessorio della produzione e non invece come soggetti titolari di diritti garantiti contrattualmente e dalle normative vigenti.

La Cgil chiede la revoca immediata dei licenziamenti in atto, al fine di poter attivare compiutamente tutti gli strumenti previsti nei casi di crisi aziendale, nello specifico ha provveduto ad inviare al MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) formale richiesta della apertura del Tavolo Ministeriale di crisi , che dovrà vedere coinvolta anche la Direzione Nazionale di Carrefour, al fine di mettere in campo ogni azione ed iniziativa utile alla soluzione della vertenza.. La Cgil si è fatta altresì promotrice dalla richiesta al Sindaco della convocazione di un Consiglio Comunale aperto alle organizzazioni sindacali, alle associazioni datoriali ed a tutte le forze sane e democratiche del territorio, affinché in questa vicenda ognuno dai cittadini, ai Sindacati, alle Istituzioni, alle forze politiche si senta coinvolto e possa svolgere, ognuno per i propri ambiti un ruolo attivo e propositivo.

La Cgil chiede la revoca immediata dei licenziamenti in atto, al fine di poter attivare compiutamente tutti gli strumenti previsti nei casi di crisi aziendale, nello specifico ha provveduto ad inviare al MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) formale richiesta della apertura del Tavolo Ministeriale di crisi , che dovrà vedere coinvolta anche la Direzione Nazionale di Carrefour, al fine di mettere in campo ogni azione ed iniziativa utile alla soluzione della vertenza.. La Cgil si è fatta altresì promotrice dalla richiesta al Sindaco della convocazione di un Consiglio Comunale aperto alle organizzazioni sindacali, alle associazioni datoriali ed a tutte le forze sane e democratiche del territorio, affinché in questa vicenda ognuno dai cittadini, ai Sindacati, alle Istituzioni, alle forze politiche si senta coinvolto e possa svolgere, ognuno per i propri ambiti un ruolo attivo e propositivo.

I lavoratori non saranno lasciati da soli, la Cgil userà ogni prerogativa in suo possesso per la soluzione di una vertenza, assurta oramai all’attenzione della opinione pubblica nazionale ma che non deve vedere, una volta che i fari si saranno spenti, nessuna maceria occupazione., su un territorio che ha già visto abbattersi, come uno tsumami, prima la de-industrializzazione e subito dopo una crisi strutturale che ha provocato effetti devastanti. Proprio perché la chiusura del punto vendita Carrefour va oltre i consueti ambiti vertenziali assumendo una valenza sociale per l”intero territorio crotonese, la Segreteria della Cgil Area Vasta CZ KR VV, incontrando a Lamezia, a margine di un incontro unitario a carattere regionale sul precariato, ha sollecitato la deputazione parlamentare crotonese di maggioranza che ha già attivato una azione di sensibilizzazione verso il MISE affinché il tavolo ministeriale di crisi possa essere convocato ed attivato già nell’immediato.

Redazione Calabria 7

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