Emergono nuovi elementi sul caso della scomparsa di Maria Chindamo avvenuta il 6 maggio 2016 a Limbadi. Come riportato nell’articolo di Angela Corica su Giallo, sarebbe emersa una telefonata tra Vincenzino Punturiero e Vincenzo Chindamo, rispettivamente ex suocero e fratello della donna. Nell’intercettazione pubblicata su Giallo Punturiero (oggi deceduto) qualche giorno dopo la scomparsa sosterrebbe di “conoscere una strada”. “Sono venuto qua che ti devo dare una notizia…che tuo zio Vincenzo aveva una strada aperta, nel senso che per altri motivi..a te non lo posso dire, te lo dirà poi tuo zio se vuole. Tuo zio una strada la conosce, mentre tu quella strada non la conosci”.
Queste le frasi oggetto della conversazione risalente all’11 maggio 2016, cinque giorni dopo la scomparsa di Maria Chindamo. Quella stessa mattina Punturiero si era recato al bar di Vincenzo Chindamo, ma non trovandolo aveva anticipato il messaggio per telefono. Una conversazione delicata i cui dettagli sarebbero stati riferiti a Vincenzo Chindamo dallo zio. Secondo quanto emerso, infatti, di quella “strada” era già a conoscenza anche l’avvocato (in pensione) Vincenzo Chindamo, omonimo del nipote. La conversazione acquisita oggi agli atti dell’inchiesta sulla scomparsa dell’imprenditrice di Laureana di Borrello, proseguiva con necessità per il fratello di Marica Chindamo di dover conferire con suo zio che nel frattempo avrebbe dovuto accertare l’attendibilità di quella “strada” andando a “vedere di cosa si tratta”. La conversazione che sono oggi emerge pubblicamente non è stata mai chiarita dal diretto interessato interrogato sul punto dagli inquirenti. Rimane dunque un mistero cosa volesse intendere l’ex suocero di Maria Chindamo.
Queste le frasi oggetto della conversazione risalente all’11 maggio 2016, cinque giorni dopo la scomparsa di Maria Chindamo. Quella stessa mattina Punturiero si era recato al bar di Vincenzo Chindamo, ma non trovandolo aveva anticipato il messaggio per telefono. Una conversazione delicata i cui dettagli sarebbero stati riferiti a Vincenzo Chindamo dallo zio. Secondo quanto emerso, infatti, di quella “strada” era già a conoscenza anche l’avvocato (in pensione) Vincenzo Chindamo, omonimo del nipote. La conversazione acquisita oggi agli atti dell’inchiesta sulla scomparsa dell’imprenditrice di Laureana di Borrello, proseguiva con necessità per il fratello di Marica Chindamo di dover conferire con suo zio che nel frattempo avrebbe dovuto accertare l’attendibilità di quella “strada” andando a “vedere di cosa si tratta”. La conversazione che sono oggi emerge pubblicamente non è stata mai chiarita dal diretto interessato interrogato sul punto dagli inquirenti. Rimane dunque un mistero cosa volesse intendere l’ex suocero di Maria Chindamo.