La direzione aziendale del ‘Grande Ospedale Metropolitano’ di Reggio Calabria ha reso noto di avere impugnato dinanzi alla Corte di Cassazione la sentenza di riconoscimento dei danni in favore di Valeria Falcomatà, dermatologa, sorella dell’ex sindaco di Reggio Calabria, una delle concorrenti al posto di primario del reparto di Dermatologia, decisa in sede civile dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria lo scorso 22 ottobre 2022. La direzione aziendale, inoltre, afferma che “nella vicenda il Gom è parte lesa per cui attiverà tutte le procedure di legge a tutela della propria immagine e, soprattutto, delle casse erariali”.
La sentenza
La sentenza
La Corte d’Appello ha emesso la sentenza sul concorso per primario di Dermatologia del Grande ospedale metropolitano vinto nel 2017 da Giovanna Malara, confermando il giudizio di illegittimità della procedura valutativa già sancito dal giudice di primo grado che avrebbe favorito ingiustamente la Malara ai danni di Valeria Falcomatà. Quest’ultima si sarebbe, in assenza di tali errori nei criteri di attribuzione dei punteggi (valutazione dell’anzianità), classificata al primo posto nella graduatoria e quindi avrebbe avuto una significativa probabilità di essere nominata direttore della struttura. La Commissione del ‘Grande Ospedale Metropolitano’, all’epoca dei fatti diretto da Frank Benedetto, primario attuale di Cardiologia, era costituita dal direttore sanitario Rosa Italia Albanese, e dagli esterni Emilio Raja, Maurizio Pettinato e Giuseppe Cannata nelle funzioni di presidente.