Caso Gentile, deputati M5S occupano aula alla Camera: “Vogliono rubarci un seggio”

"Allora toglietelo il diritto di voto ai calabresi. Abbiamo occupato per dimostrare che non può ribaltare il diritto alla libertà di voto"

I deputati del Movimento 5 stelle hanno occupato l’aula della Giunta per le elezioni della Camera, con l’obiettivo di impedire la riunione che avrebbe dovuto avere luogo. Infatti, oggi si sarebbe dovuto approvare un emendamento di Forza Italia (prima firma Pittalis) sulla nullità delle schede. Da giorni il Movimento si oppone a questo emendamento, che cambierebbe le regole di conteggio dei voti della scorsa elezione politica, quella del 25 settembre 2022. Al presidio si sono uniti con il tempo anche i senatori del partito. Lo stesso Giuseppe Conte, leader M5s, ha raggiunto il gruppo e ha avuto un colloquio con il questore Paolo Trancassini, di Fratelli d’Italia. È stato coinvolto nelle interlocuzioni anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Dopo il colloquio, si è deciso di rimandare la seduta di una settimana.

Il caso Gentile agita la Camera

Il caso Gentile agita la Camera

L’emendamento contestato si riferisce a un solo seggio, quello conquistato dal Movimento 5 stelle in Calabria. A essere eletta è stata Anna Laura Orrico, mentre il candidato di Forza Italia, Andrea Gentile, è stato sconfitto per poche centinaia di voti. In un ricorso, Gentile ha chiesto che venissero conteggiate come valide anche le schede in cui c’erano due X su due liste che sostenevano lo stesso candidato, mentre nel conteggio queste erano state considerate nulle. Se fossero state valide, probabilmente avrebbe vinto Gentile. L’emendamento è arrivato da Pietro Pittalis, di Forza Italia, e anche Benedetto Della Vedova (+Europa) ne ha proposto uno identico.

Il M5s si è duramente opposto al cambio di regole a cose fatte

Il M5s si è duramente opposto al cambio di regole a cose fatte, sostenendo peraltro che obbligherebbe a ricontare i voti in diversi collegi mettendo a rischio gli equilibri in Parlamento. Questa sera, così, i deputati pentastellati hanno impedito che la riunione della commissione avesse luogo, occupando fisicamente l’aula. “Un tentativo di sovvertire il voto democratico”, l’hanno definito in un video diffuso sui social, o “un furto di democrazia”. Non è servita neanche la scelta, arrivata in seguito alle proteste, di riconvocare la Giunta in modalità ‘protetta’, cioè comunicando la sede all’ultimo momento. “Abbiamo subito una mancanza di rispetto delle istituzioni, una forzatura”, ha lamentato Luca Sbardella, parlamentare di Fratelli d’Italia, dicendo che la giunta si sarebbe riunita “in un posto accessibile solo agli aventi diritto per impedire una ulteriore occupazione e per garantire il lavoro”. L’aula scelta è stata quella della commissione Agricoltura, ma i deputati M5s sono nuovamente intervenuti, bloccando l’ingresso anche con delle pesanti poltrone.

“Allora toglietelo il diritto di voto ai calabresi”

“Allora toglietelo il diritto di voto ai calabresi… Abbiamo occupato la giunta delle elezioni per dimostrare alla maggioranza che solo con la forza dei voti, con la forza dei numeri, non può ribaltare il diritto sacrosanto che sancisce la nostra democrazia: la libertà di voto dei cittadini”, ha dichiarato la deputata interessata dalla decisione, Anna Laura Orrico. Si è schierato anche Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera: “Se il centrodestra pensa che il Movimento farà passare questa schifezza nei confronti dei calabresi prima ancora che del Movimento 5 Stelle e la farà passare così, sbaglia di grosso”. La soluzione proposta è una: “Se Pittalis vuole rispettare il voto degli elettori, deve ritirare questo emendamento e chiudiamo questa partita: la annoveriamo tra le brutte cose che questo centrodestra ha provato a fare. Almeno rimarrà un ricordo, ma il problema è che andranno avanti”. L’emendamento, peraltro, come riporta Fanpage, è stato presentato identico anche da Bendetto Della Vedova, di +Europa.

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