“Un tal Giorgio Mulè ha di fatto preteso che la Rai cancellasse la partecipazione di Morra ad un programma pagato con denaro pubblico e la Rai ha ubbidito. E poi criticano la Corea del Nord”. Lo scrive Alessandro Di Battista su Facebook. “In Rai si vedono parenti di Riina, Casamonica, delinquenti di Forza Italia ma non il Presidente della commissione antimafia e non per reati ma per parole (discutibili ma pur sempre parole). La follia”, spiega.
“Se la Rai fosse veramente un servizio pubblico dovrebbe, quando invita un politico, scrivere in sovrimpressione non solo la sua carica ma anche i suoi carichi! Mi immagino Berlusconi a Porta a Porta con la scritta sotto: ‘Presidente Forza Italia condannato per frode fiscale’. O Alemanno ‘ex-sindaco di Roma condannato in appello a 6 anni per corruzione’. O Formigoni, ‘ex-presidente di Regione Lombardia, ex-galeotto, condannato a 5 anni e 10 mesi per corruzione'”, conclude.
“Se la Rai fosse veramente un servizio pubblico dovrebbe, quando invita un politico, scrivere in sovrimpressione non solo la sua carica ma anche i suoi carichi! Mi immagino Berlusconi a Porta a Porta con la scritta sotto: ‘Presidente Forza Italia condannato per frode fiscale’. O Alemanno ‘ex-sindaco di Roma condannato in appello a 6 anni per corruzione’. O Formigoni, ‘ex-presidente di Regione Lombardia, ex-galeotto, condannato a 5 anni e 10 mesi per corruzione'”, conclude.