Sulla questione relativa al mancato bando per certificare una convenzione decennale dello stadio la cui richiesta è stata avanzata dalla Vibonese è intervenuto stamani, in occasione del Consiglio Comunale, il consigliere delegato allo Sport, Antonio Schiavello che ha rassicurato che l’impianto non chiuderà: “Voglio rassicurare cittadini e tifosi che tra questa amministrazione comunale e quelle del passato non c’è alcun muro contro muro con la Vibonese calcio – ha esordito -. E’ giusto fare un’operazione verità e che i vibonesi sappiano che non si rischia alcuna chiusura dello stadio. Abbiamo, sì, ereditato problemi del passato ma che il sindaco ha risolto in poco tempo e noi vogliamo arricchire il patrimonio sportivo, aiutare le realtà del territorio, e continueremo su questa strada”.
Il precedente della Cremonese
Il precedente della Cremonese
Schiavello ha ammesso la riunione tra la società e l’esecutivo in cui la prima ha elencato i progetti che vorrebbe realizzare e “ci fa piacere questo suo entusiasmo che coinvolge anche noi” ma ha specificato che personalmente avrebbe ritenuto opportuno che non si evidenziassero gli aspetti legati ai costi che la società deve sostenere nei confronti dell’ente locale. Quindi l’annuncio che si sta “provvedendo a redigere un nuovo bando che tuttavia si poteva evitare già qualche anno fa, perché nel regolamento comunale, approvato dal Consiglio ben 10 anni fa, si contemplava la possibilità di chiedere quanto avanzato nell’ultima riunione. Si poteva affidare direttamente lo stadio alla Vibonese se vi fosse stata unanimità in Consiglio. Oggi tutto questo non può avvenire per via della sentenza che ha condannato la società Cremonese, la quale aveva ottenuto direttamente lo stadio dal Comune, e che ha fatto giurisprudenza. Stiamo cercando dunque una soluzione che vada nell’interesse della città e della Vibonese a cui auguriamo che approdi nella serie superiore”. Schiavello ha infine ringraziato tutte quelle “associazioni nel territorio di Vibo che stanno contribuendo a regalare un sorriso ai cittadini spendendosi in maniera gratuita e che sono solo supportate dall’amministrazione solo per le spese vive”. (f.p.)
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