Catanzaro, aggredita vigilante ai ticket del Pugliese-Ciaccio

Ancora un episodio di violenza all’interno di un Pronto Soccorso calabrese. E’ successo al ‘Pugliese-Ciaccio’ di Catanzaro dove un cittadino si è scagliato verbalmente contro una operatrice addetta alla vigilanza presso il presidio ticket dell’accettazione (poliambulatori)

Solo l’ultimo anello di una lunga catena. Sull’episodio interviene Francesco Citriniti, responsabile Ufficio amministrativo di presidio.

Solo l’ultimo anello di una lunga catena. Sull’episodio interviene Francesco Citriniti, responsabile Ufficio amministrativo di presidio.

“Il  Sistema Sanitario  italiano pur con tutte le criticità  è considerato il secondo  Sistema Sanitario  pubblico a livello mondiale,  intendendo con ciò il fatto che  tutti  i cittadini   allo stesso modo ricevono  gratuitamente tutte le cure necessarie al mantenimento dello stato di salute , infatti il ticket  che in alcuni casi i cittadini pagano  è semplicemente una compartecipazione, un contributo alla spesa sanitaria complessiva.

La premessa di cui sopra  è di fondamentale importanza poiché spesso sfugge ai più l’importanza  “vitale” ,nel senso letterale del termine,  che detto sistema rappresenta per  ciascuno di noi. Il sistema sanitario calabrese è parte di quello nazionale e svolge le stesse funzioni  e ha le stesse finalità di quello, seppur  il “nostro”   presenta maggiori disfunzioni , come è noto, considerato che siamo in piano di rientro da circa 10 anni e criticità, tra tutte la famosa “migrazione sanitaria”,   causa della scarsa fiducia dei calabresi nel proprio servizio sanitario regionale.

Ogni  giorno gli operatori sanitari della nostra regione sono impegnati per dare risposte ai cittadini intermini servizi migliori e più efficaci,seppur in mezzo a tante problematiche,  che non sto qui ad elencare e che spesso incidono negativamente  sul servizio reso.

Un  sistema  complesso come quello sanitario ha la necessità, per funzionare nei migliore dei modi, della collaborazione dei cittadini/utenti che devono vedere nell’operatore  che si trovano di fronte un loro “alleato” una persona che li può aiutare nella risoluzione di problemi importanti come sono quelli legati alla salute .

OPERATORI AL SERVIZIO, NON ALLA MERCE

Invece spesso succede esattamente il contrario, operatori sanitari, amministrativi, di vigilanza si vedono aggrediti verbalmente e fisicamente da “cittadini” che davanti ad una disfunzione, ad un ritardo, ad un errore di poco conto, si sentono  autorizzati ad alzare la voce e non  solo  e non conta se davanti si trovano  un uomo o una donna, giovane o anziano che sia . E’ di ieri l’ennesimo episodio, più volte nei mesi scorsi è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine,  verificatosi agli sportelli ticket, dove l’operatrice addetta alla vigilanza è stata  ingiustificatamente ed in malo modo  verbalmente aggredita.

Ritengo tutto ciò inaccettabile, il servizio pubblico non da diritto al cittadino di poter “aggredire” per  qualsiasi motivo,  gli operatori sono lavoratori del settore a disposizione dell’utenza   ma  non  alla mercè  di utenti che a volte mancano del minimo buonsenso e che aggrediscono la prima persona che si trovano di fronte. Siamo  impegnati quotidianamente per la risoluzione delle diverse problematiche e per il miglioramento del servizio, per quanto di nostra competenza, cercando di alleviare per quanto possibili eventuali disagi, tuttavia alcuni atteggiamenti sono incomprensibili ed a volte ingiustificati, abbiamo chiesto e chiediamo collaborazione.

Denuncino e segnalino  i cittadini agli organi preposti – conclude Citriniti – eventuali  disfunzioni rilevati e ciò può essere utile  per il miglioramento del nostra sanità, viceversa  i comportamenti  sopra descritti  servono solo per dare sfogo alle proprie erronee convinzioni spesso ingigantite dai social che alla lunga avranno l’effetto di   demolire un  sistema che come detto è vitale per tutti  noi.

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