“Non può che suscitare più di qualche perplessità la recente nomina a commissario della Calabria Film Commission dello stilista Anton Giulio Grande da parte del governatore Roberto Occhiuto. Si badi bene, non si mettono certamente in discussione le qualità e le competenze che Grande ha saputo dimostrare nel suo settore di riferimento quale quello della moda. Ed è proprio per questo motivo che non si comprende quanto gli abiti e le pailettes possano avere a che fare con un mondo, il cinema, che ha tutt’altre specificità e richiede peculiari conoscenze”. Lo afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro Ivan Cardamone, ex coordinatore cittadino di Forza Italia che, nelle scorse settimane, ha lasciato il partito azzurro.
“Mortificate le tante professionalità del cinema”
“Mortificate le tante professionalità del cinema”
Per Cardamone “una scelta del genere non può che turbare l’opinione pubblica e mortificare le tante professionalità che nel cinema, sotto tanti punti di vista, hanno costruito il proprio percorso, in Calabria così come in tutto il panorama nazionale. Ancor più incomprensibile è l’aver interrotto un nuovo percorso, iniziato con la compianta Jole Santelli, che oggi vede stravolta la sua idea originaria”.
Nomina che “sembra rispondere a criteri politici”
Secondo l’assessore alla Cultura, “la nomina di Grande sembra rispondere, più che altro, a criteri puramente politici piuttosto che a requisiti tecnici. Così facendo, però, si aggrava il deficit di fiducia e di credibilità che separa i cittadini dalle istituzioni. Un’altra naturale conseguenza è che i tanti validi professionisti e giovani menti della nostra regione, scoraggiati da queste scelte infelici, per vedere riconosciute le proprie competenze debbano sempre più lasciare la propria terra. In tal senso, le stime demografiche dell’Istat sulla Calabria sono impietose e dipingono il quadro di una regione verso la desertificazione per una politica intestardita a marciare su logorati schemi oramai in disuso”.
Per Cardamone “il governo regionale si sta svelando deludente”
“Un cambio di passo e di mentalità, soprattutto da parte di chi ha la responsabilità di fare scelte improntate sul merito – conclude Cardamone -, era opportuno da parte di questa nuova amministrazione regionale nata sotto l’insegna del rinnovamento, ma che si sta svelando deludente da un punto di vista strategico delle scelte e della programmazione”.
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