Catanzaro, Bosco: “Che fine hanno fatto parco ed ascensori inclinati?”

Catanzaro bosco

Se lo chiede il consigliere comunale Gianmichele Bosco che, lo scorso 9 luglio, ha inoltrato, presso il Settore Grandi opere del Comune di Catanzaro, un’altra richiesta di accesso agli atti finalizzata a conoscere la storia della mancata realizzazione del parco rionale Samà e degli ascensori inclinati che avevano lo scopo di collegare la stazione di Catanzaro Sala alla funicolare e così via Marincola Pistoia, viale dei Bizantini e Piano Casa. La precedente richiesta inevasa porta la data del 12 marzo scorso. Bosco non si arrende a vuole sapere perché ad oggi è tutto fermo. “Il 22 ottobre 2012 – ricorda Bosco – la stampa riporta la notizia che i lavori per la realizzazione di queste opere sono stati consegnati e testualmente si legge che “la realizzazione dei due ascensori inclinati che dalla stazione di Sala raggiungeranno l’ex gasometro in viale dei Bizantini spezzeranno l’isolamento del rione Fondachello.

Verrà migliorato il collegamento pedonale in una zona situata a ridosso del centro storico, e si colmerà in questo modo un vistoso vuoto nel sistema di trasporto cittadino in un quartiere non servito dal servizio della funicolare”. Lo affermò il sindaco Sergio Abramo partecipando alla consegna dei lavori del progetto risalente al 2003. “Il completamento delle opere – si legge ancora sulla stampa – è previsto entro 12 mesi e riguarda un investimento complessivo di 2milioni 200mila euro reperiti dai fondi Pru e Pisu. I due ascensori potranno trasportare 12 persone per volta e saranno serviti da una serie di accessi indipendenti all’altezza di Fondachello, via Marincola Pistoia, viale dei Bizantini e Piano casa.

Verrà migliorato il collegamento pedonale in una zona situata a ridosso del centro storico, e si colmerà in questo modo un vistoso vuoto nel sistema di trasporto cittadino in un quartiere non servito dal servizio della funicolare”. Lo affermò il sindaco Sergio Abramo partecipando alla consegna dei lavori del progetto risalente al 2003. “Il completamento delle opere – si legge ancora sulla stampa – è previsto entro 12 mesi e riguarda un investimento complessivo di 2milioni 200mila euro reperiti dai fondi Pru e Pisu. I due ascensori potranno trasportare 12 persone per volta e saranno serviti da una serie di accessi indipendenti all’altezza di Fondachello, via Marincola Pistoia, viale dei Bizantini e Piano casa.

L’impianto meccanizzato sarà circondato da un parco urbano denominato “parco del Gasometro” dotato di una serie di vani per una superficie complessiva pari a 200 mq. È prevista inoltre l’integrazione con il nascente parcheggio sottostante Bellavista (per il quale è stata già pubblicata la gara relativa al completamento) che permetterà ai cittadini di superare in pochi minuti un dislivello complessivo di 82 metri all’interno di un percorso di 400 metri”. Ad affiancare il primo cittadino durante il sopralluogo, il dirigente de Settore Urbanistica di palazzo De Nobili, ingegnere Giovanni Ciampa, gli ingegneri Giovanni e Domenico Angotti, progettisti dei lavori insieme allo studio Sintagma di Perugia e i responsabili del consorzio stabile “Aeders” Scarl, ditta aggiudicataria dell’appalto”. “A distanza di 6 anni – afferma Bosco – nulla ancora è stato fatto ma l’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Longo in una nota dello scorso 31 maggio in risposta al Codacons afferma che “Il finanziamento per la riqualificazione del parco del Gasometro, nel quartiere Sala, non è stato perso: 1 milioni e 300mila circa sono ancora nelle disponibilità del Comune.

Il progetto di riqualificazione dellʼarea è, al momento, in corso di rimodulazione dʼintesa con la Regione. Il motivo è semplice: il progetto originario verrà modificato per non contrastare con la realizzazione del tracciato della metropolitana di superficie e le sue opere complementari, relative al sistema di parcheggi e agli impianti ettometrici”. I fondi, secondo Longo, sono lì dovʼerano e verranno utilizzati seguendo un piano ben preciso. “Ma otto anni di parole sono abbastanza – commenta deciso Bosco – e ciò di cui ha bisogno il quartiere Samà sono i fatti e non le parole. Non siamo più disposti ad attendere ed è alquanto paradossale un intervento di Longo in questi termini. La risposta deve avvenire attraverso i fatti – conclude il consigliere comunale – e di fatti fino ad ora neanche l’ombra! La nostra battaglia non si fermerà fin quando non vedremo la realizzazione di queste opere”.

Redazione Calabria 7

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