“Il consigliere Giuseppe Pisano in una appassionata nota stampa comunica di essere in procinto di presentare formale richiesta di intitolazione a Quirino Ledda di una piazza o di un luogo simbolico del Capoluogo calabrese. E’ una iniziativa meritoria e riteniamo che tutti consiglieri comunali debbano sostenerla convintamente e senza indugio. Dice bene Pisano quando ricorda che Ledda, il comunista sardo portato in città dalla sua militanza politica e poi fermatosi qui per tutta la sua vita, ha amato Catanzaro più di quanto a volte la amino i catanzaresi e ha dato alla Calabria più di quanto a volte facciano i calabresi.
Basterebbe questo, basterebbe la sua sensibilità civile, il suo impegno in favore della pace, della cooperazione, della tutela del patrimonio artistico, della bellezza, della legalità per motivare la proposta di onorarne la memoria con l’intitolazione di un luogo pubblico cittadino. Ma Quirino Ledda non è stato solo questo. E’ stato un comunista, un uomo che ha deciso di dedicare tutta la propria esistenza in favore dei deboli, degli ultimi, dei poveri. Un uomo che ha lottato perché la giustizia sociale e l’uguaglianza si trasformassero da valori astratti in atti concreti e determinassero un cambiamento dell’esistenza delle persone, emancipando le donne e gli uomini di questa terra dalle condizioni secolari di bisogno in cui vivevano.
Basterebbe questo, basterebbe la sua sensibilità civile, il suo impegno in favore della pace, della cooperazione, della tutela del patrimonio artistico, della bellezza, della legalità per motivare la proposta di onorarne la memoria con l’intitolazione di un luogo pubblico cittadino. Ma Quirino Ledda non è stato solo questo. E’ stato un comunista, un uomo che ha deciso di dedicare tutta la propria esistenza in favore dei deboli, degli ultimi, dei poveri. Un uomo che ha lottato perché la giustizia sociale e l’uguaglianza si trasformassero da valori astratti in atti concreti e determinassero un cambiamento dell’esistenza delle persone, emancipando le donne e gli uomini di questa terra dalle condizioni secolari di bisogno in cui vivevano.
Quirino Ledda è stato anche uno dei primi e dei principali protagonisti della lotta alla ‘ndrangheta, pagandone un prezzo personale altissimo e aprendo la strada ad una stagione di rigoroso rifiuto della presenza mafiosa e di totale avversione alla mentalità – violenta, clientelare, illegale – che irrora le tante forme di mafia che zavorrano la Calabria. Questi valori, i suoi valori, rappresentano il fondamento eterno di ogni società veramente democratica e progressista. Il nostro impegno, dunque, sarà certamente quello di sostenere e supportare la proposta di Pisano ma anche di tenerla viva, vitale, pulsante di concretezza ed energia, affinché l’intitolazione di una via non si consumi in un rito formale ma si trasformi nell’occasione di indicare all’intera comunità catanzarese l’attualità dei principi di uguaglianza, libertà, giustizia e il rifiuto di ogni forma di violenza, dominio, sopruso.
Prima chi ha bisogno, prima gli uomini, prima i giusti sarebbe bello che ci fosse scritto nel luogo in cui campeggerà il nome di Quirino. Quirino Ledda è morto, troppo presto, saldo nelle sue convinzioni di libero pensatore non credente. Se mai avesse avuto, per un volta, torto e potesse in qualche modo osservarci siamo certi che ci spronerebbe ad unire sempre memoria e azione, ricordo e coerenza. E sarà importante per tutti avere un luogo – una via, una piazza – dove passare per misurare la nostra capacità di essere degni di questi compiti”.
Redazione Calabria 7