Catanzaro, Bosco e Fiorita: “Storia depuratore sta raggiungendo livelli paradossali”

fiorita e Rinviato il Consiglio comunale di Catanzaro, ecco la data scelta da Bosco

Nota dei consiglieri comunali Gianmichele Bosco e Nicola Fiorta (Cambiavento) sulla questione del depuratore di Catanzaro, ubicato nel quartiere Lido.

“La storia del depuratore sta raggiungendo livelli paradossali. Il sindaco Abramo, con la sua ultima nota, è arrivato a smentire seccamente quanto dichiarato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Longo, e dal consigliere comunale Antonio Ursino. Il secondo rassicurava tutti in Consiglio comunale sul fatto che la questione depuratore sarebbe stata presto risolta, mentre l’assessore – solo qualche settimana fa – dichiarava che “la corretta lavorazione delle acque di scolo ha confermato l’efficienza dell’impianto[..]. Nei prossimi giorni inizieranno ulteriori lavori di potenziamento dell’impianto in merito al trattamento dei fanghi per un importo di circa 150 mila euro”. Ora, a scoppio ritardato, il primo cittadino si è ricordato che una decina di giorni fa (Longo ne sapeva qualcosa?) aveva confessato al segretario comunale che quella dell’impianto di depurazione presenta “una situazione di estrema gravità”.

“La storia del depuratore sta raggiungendo livelli paradossali. Il sindaco Abramo, con la sua ultima nota, è arrivato a smentire seccamente quanto dichiarato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Longo, e dal consigliere comunale Antonio Ursino. Il secondo rassicurava tutti in Consiglio comunale sul fatto che la questione depuratore sarebbe stata presto risolta, mentre l’assessore – solo qualche settimana fa – dichiarava che “la corretta lavorazione delle acque di scolo ha confermato l’efficienza dell’impianto[..]. Nei prossimi giorni inizieranno ulteriori lavori di potenziamento dell’impianto in merito al trattamento dei fanghi per un importo di circa 150 mila euro”. Ora, a scoppio ritardato, il primo cittadino si è ricordato che una decina di giorni fa (Longo ne sapeva qualcosa?) aveva confessato al segretario comunale che quella dell’impianto di depurazione presenta “una situazione di estrema gravità”.

Conosciamo troppo bene il sindaco, da cui passa ogni carta ed ogni progetto di Palazzo De Nobili, per non capire che si tratta dell’ennesima commedia di Abramo attraverso cui prova a lavarsi la coscienza quanto sente puzza di bruciato (e parlando di depuratore non solo di bruciato, come sanno bene i residenti di Lido). Qual è la classica recita di Abramo quando è all’angolo? Scarica la responsabilità su altri. Il sindaco infatti ha reso noto ai cittadini che è stata formata una cabina di regia presieduta da Gualtieri (Ambiente) e Laganà (Grandi opere) e composta dall’assessore ai Lavori pubblici (Longo) e del dirigente del settore Gestione del territorio Bisceglia. Per tutti questi mesi il fascicolo del depuratore è stato in mano ai secondi, ma a quanto pare il sindaco Abramo si è stancato, di fatto esautorandoli dalla pratica. Infatti, nella task force sono Gualtieri e Laganà ad essere sovraordinati al delegato di giunta e al dirigente Bisceglia. Nel suo zelo di trasparenza Abramo ha confermato che i problemi non si possono risolvere entro la stagione estiva, arrivando a sbugiardare anche se stesso.

Per completezza ricordiamo ai cittadini che Abramo ha abbandonato l’ultima seduta del Consiglio comunale perché stanco di un’opposizione che “ripete sempre le stesse cose”. Bene i consiglieri di opposizione parlavano proprio delle disfunzioni del depuratore. Ora Abramo le ammette e sta provando a scappare in un altro modo. Però il giochino non funziona più. Se Abramo se non si fida più di assessori e dirigenti adotti gli atti consequenziali. Come al solito del colpo di teatro abramiano manca la parte fondamentale: le scuse. Le scuse dovute a tutta la cittadinanza che per l’ennesimo anno dovrà sopportare i cattivi odori e senza tempi certi sul rifacimento dell’impianto. Nonostante dia fastidio l’opposizione continuerà con le richieste di accesso agli atti, le note stampe, le interrogazioni e supporterà le proteste spontanee dei cittadini per far comprendere la superficialità del modo di agire di quest’amministrazione. Continueremo finché la fuga del primo cittadino non sarà l’ultima”.

Redazione Calabria 7

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