Catanzaro, Bosco: “Su depuratore Lido il sindaco non ha saputo dare risposte chiare”

“Proprio oggi, 24 maggio, Catanzaro, dopo la rivolta dei balconi che ha coinvolto tutta la penisola, ha preso parte alla giornata di sciopero globale per il clima (Fridays for Future) che punta il dito contro l’immobilismo delle istituzioni sul riscaldamento mondiale. Quell’immobilismo istituzionale sul tema ambiente che ha sempre caratterizzato l’amministrazione Abramo (solo di poche settimane fa il consiglio comunale ha rigettato la mozione c.d. “Plastic Free” che prevedeva la riduzione dell’utilizzo della plastica). Purtroppo quest’inerzia risulta essere disarmante quando l’effetto è sotto gli occhi di tutti. La stagione estiva è alle porte e per l’ennesimo anno dovremo sorbirci le conseguenze di una politica superficiale ed inadeguata che non ha saputo risolvere problematiche basilari, come quelle riguardanti il depuratore, nonostante venti anni di governo.

Nonostante le numerose interrogazioni e gli articoli di stampa aventi ad oggetto la questione depuratore, il primo cittadino non ha saputo dare delle risposte chiare ed esaustive. L’amministrazione, infatti, ha abbandonato l’appalto volto alla realizzazione del nuovo depuratore con relativa fognatura capace di recepire tutti i liquami e rifiuti cittadini, al fine di prospettare invece solo la riattivazione del vecchio depuratore (senza intervenire sulla inidonea ed insufficiente fognatura). E ciò con una procedura che dovrebbe iniziare ex novo.

Nonostante le numerose interrogazioni e gli articoli di stampa aventi ad oggetto la questione depuratore, il primo cittadino non ha saputo dare delle risposte chiare ed esaustive. L’amministrazione, infatti, ha abbandonato l’appalto volto alla realizzazione del nuovo depuratore con relativa fognatura capace di recepire tutti i liquami e rifiuti cittadini, al fine di prospettare invece solo la riattivazione del vecchio depuratore (senza intervenire sulla inidonea ed insufficiente fognatura). E ciò con una procedura che dovrebbe iniziare ex novo.

La conseguenza saranno tempi biblici, durante i quali la città continuerebbe a restare nella sostanza senza servizio, stante la inidoneità e fatiscenza del depuratore esistente con una fognatura inefficiente che non raccoglie nemmeno il 40% dei rifiuti che si riversano direttamente e senza protezione sui torrenti. A tutto questo si aggiunga che più in generale la situazione è da disastro ambientale già dichiarato nel procedimento di infrazione comunitaria per superare il quale fin dal 2014 era stato accordato un finanziamento ancora non utilizzato (e che si rischia di perdere per effetto delle disposizioni del sopravvenuto decreto cosiddetto “crescita” 30 aprile 2019 n.34). Pertanto, stante la mancata risposta alle interrogazioni presentate su una questione di estrema importanza e urgenza che riguarda il rispetto dell’ambiente e la salute dei cittadini, mi vedo costretto a porre dei quesiti al primo cittadino prima che sia troppo tardi e prima che la città rimanga chissà per quanto tempo ancora priva di un depuratore efficiente perché un sindaco che limita la sua attività ad annunci eclatanti e al taglio di nastri serve a ben poco. Come si giustifica la richiesta di utilizzare il finanziamento esistente per il rifacimento del vecchio depuratore quando invece era stato concesso e doveva coprire l’intero impianto fognante e depurativo? Oggi è stato fatto un grezzo studio di fattibilità per riqualificare il vecchio depuratore, e i collettori fognari che fine faranno? Inoltre questa creativa modalità di utilizzo delle risorse è compatibile con il fatto che siano fonti di finanziamento con destinazione vincolata, appunto comprensive necessariamente del sistema fognante? Questa inerzia pluriennale può causare la decadenza del finanziamento in applicazione delle disposizioni del sopravvenuto decreto cosiddetto “crescita” 30 aprile 2019 n.34, facendo confluire le risorse in unico programma operativo?”.

Redazione Calabria 7

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