Catanzaro si è ufficialmente candidata a “Città europea dello Sport” per il 2023. La conferma arriva da Palazzo De Nobili nel corso di una conferenza stampa appositamente convocata dal sindaco Sergio Abramo per illustrare le tappe dell’ambizioso e prestigioso percorso. “Attraverso lo sport educhiamo i nostri ragazzi -ha dichiarato il primo cittadino -. Ci sono discipline che ancora non hanno impianti per praticare gli sport e, in stretta comunicazione con le associazioni, il CONI, il CIP, il dipartimento di sport e salute, dobbiamo attenzionare queste situazioni”. Abramo ha annunciato la realizzazione di nuovi impianti sportivi. Intanto la Regione Calabria ha stanziato 4 milioni di euro per la realizzazione di una struttura al chiuso dedicata al tennis a Giovino.
Un’opportunità per la città
Un’opportunità per la città
I commissari di Aces sono stati per due giorni a Catanzaro con l’obiettivo di verificare la consistenza della candidatura del capoluogo di regione. La concorrenza è spietata è annovera altre sette città: Busto Arsizio, Padova, Fondi, Rende, Schio, Spinea e Trapani. L’ultima parola spetterà a Bruxelles e l’annuncio ufficiale è atteso per la prossima settimana. “Questo progetto nasce dall’idea che lo sport, oltre ad essere un diritto per tutti, rappresenta un’opportunità per la città, di inclusione sociale e di sviluppo” ha sottolineato l’assessore allo sport Lea Concolino, la quale ha delineato il progetto di sviluppo sullo sport: “Alla base dovrebbe esserci un forum dello sport con tre direttrici precise: promozione del territorio, promozione dei valori dello sport e sviluppo economico”.
Lo sport unisce ed elimina le barriere
Dopo i diversi interventi, tra cui quello del segretario regionale del dipartimento sport e salute, il delegato provinciale del CONI, il segretario dell’Aces mentre le conclusioni sono state affidate alla senatrice Silvia Vono, la quale ha sostenuto fortemente l’iniziativa, “Lo sport unisce, elimina le barriere, quelle culturali soprattutto – ha detto Vono -. Lo sport deve essere la disciplina che unisce per quanto riguarda il sociale, il benessere fisico e la sicurezza, non si può fare sport se non si è in ambienti sani e sicuri”. (m.g.)